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I 17 film più belli che ho visto quest'anno fuori dalle sale
di ohdaesoo
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Ho deciso di dividere le visioni dei film con distribuzione 2014 (quindi quelli visti in sala dato che non uso praticamente streaming o download, figuriamoci sui film usciti da poco) dai film che ho visto sì quest'anno, ma che in realtà erano già usciti anni fa.
Siccome credo sia impossibile stilare classifiche veritiere ed oggettive (per quanto soggettive, io stesso ogni giorno la cambierei) ho preferito dividere i film in gruppi. Ecco, diciamo che ogni gruppo contiene dentro film che posso dire con quasi assoluta certezza di aver trovato superiori ai film del gruppo he li segue.
Poi nei prossimi giorni farò quella de film di quest'anno (circa 40 visioni in sala).

CLICCANDO IL TITOLO ANDATE ALLA RECE


GRUPPO 10-17

 

IL LIBRAIO DI BELFAST
Piccolissimo documentario di una regista italiana trapiantata all'estero. Un'opera sussurrata, dolce, tenera, piena di vitalità e cultura.
Come il suo protagonista, questo "libraio" ancora ancorato al passato ma con un cervello che sa credere nel futuro

THE CHASER
Grandissimo thriller coreano che ha la rarissima capacità di avvincere lo spettatore malgrado tutta la vicenda sia "a bocce ferme", con l'assassino catturato dopo un quarto d'ora. Una lotta contro il tempo e contro la propria stessa natura. Quasi magistrale.

CIGARETTE BURNS
Episodio talmente bello di Masters of horror da mangiarsi in un boccone il 90% dei film di genere. Soggetto geniale, inquietante, atmosfera da incubo e la solita grande mano di un maestro come Carpenter

COMMON
Produzione inglese televisiva che ci porta alla conoscenza della Joint Enterprise, un'iniqua legge ottocentesca ancora in vigore nel Regno Unito che porta nella carceri inglesi decine di ragazzi completamente innocenti. Film che fa male per l'ingiustizia che racconta. E interpretato in maniera verosimile come poche
Un deliro ai confini dell'accettabile, un incubo senza fine, una discesa nella pazzia, una perversa storia di un pazzo e del suo malsano progetto. Il protagonista è talmente immenso che non riesci nemmeno a considerarlo semplicemente come finzione cinematografica

Aura Garrido

El cuerpo (2012): Aura Garrido

Thriller spagnolo che gli americani se lo sognano. Grande sceneggiatura, grandissimi twist e la rara capacità di tenerti fino alla fine incapace di decidere dove sia la verità, chi abbia "fregato" chi. Ecco, per certi versi potrei paragonarlo a Gone Girl. Gli è superiore.

Mark Burnham

Wrong Cops (2013): Mark Burnham

Anche quest'anno è stato praticamente privo di commedie o di film comici. Quindi stravince l'ennesimo colpo di genio di Dupieux, il surreale, politicamente scorrettissimo e grottesco racconto di un manipolo di poliziotti corrotti. Personaggi e situazioni già nell'Olimpo del Cult.
 
GRUPPO 6-10
 
Ancora Lanthimos con un altro soggetto assurdo, come del resto lo era quello del suo capolavoro, Dogtooth. Altro film che destabilizza lo spettatore portandolo in una realtà-altra che inquieta e disturba. Inferiore al precedente, ma altra grandissima opera.

ATTENBERG
Ancora Grecia... E, come in tutte le altre opere della Nouvelle Vague ellenica, ci troviamo davanti a un film disturbante, sfuggente, che in maniera più o meno metaforica affronta tematiche importantissime, come l'educazione, il sesso, l'identità.

scena

Kill List (2011): scena

KILL LIST
Un film che parte come un drammatico, prosegue come un crime movie, diventa poi un thriller per finire poi quasi nell'horror. Il finale ti lascia di sasso, ti pone mille domande e rende la portata psicologica del film davvero notevole. Violento, cattivo, bellissimo.

WRONG
Ancora Dupieux con quello che per adesso considero il suo capolavoro. Film surreale come pochi, comico ma per niente stupido, divertente ma inaspettatamente profondo. Anche se sembra non entrarci nulla il suo essere onirico e in qualche modo il suo ricercare un senso della vita me l'ha fatto pensare come a un Synecdoche New York in salsa leggera.

Peter Mullan

Tirannosauro (2011): Peter Mullan

TIRANNOSAURO
Torna il grande cinema inglese, quello sporco, quello che racconta di gente senza lavoro, di disagio, di birre e di botte. E di esistenze che sembrano non avere più niente da chiedere. O forse sì, forse qualcosa le risveglia. Grandissimo Peter Mullan

GRUPPO 1-5

Frédéric Bourdin

L'impostore (2011): Frédéric Bourdin

L'IMPOSTORE
Documentario (ma all'interno ha anche scene ricostruite, ottimamente, di fiction) che racconta di una vicenda talmente assurda ed incredibile che si fa fatica a crederci. Ma più si va avanti più la storia, come una matrioska, sembra nasconderne altre. In questo senso il montaggio è portentoso, geniale. E alla fine si arriva forse ad una verità che per quanto sia fastidiosa potrebbe finalmente dare una chiave di lettura a tutto.

SAUNA
Per me è la sorpresa dell'anno. Del mio intendo.
Thriller psicologico come non ne vedevo da anni, ricco di metafore, difficile ma tremendamente affascinante. Ambientazione magnifica, attori superbi, un simbolismo unico. E un finale talmente bello e inaspettato da non dimenticarlo più

Bianca Maria D'Amato

Amer (2009): Bianca Maria D'Amato

AMER
A livello formale è il top dell'anno. Visionario, sperimentale, inafferrabile. Un film che mischia colori, sensazioni, emozioni, paure e distorsioni senza farci capire quasi nulla. Un'esperienza visiva e sensoriale. In qualche modo un'opera d'arte.

MR NOBODY
Incredibile che in tutti questi anni questo gioiello belga non sia mai riuscito ad essere distribuito da noi.
In un vestito fantascientifico racconta invece una storia profondamente umana, una storia di scelte e destini. Visivamente, intellettualmente ed emotivamente magnifico.

scena

The Fall (2006): scena

THE FALL
Altro film enorme che ha faticato ad essere distribuito.
Che dire, basterebbe vedere il prologo per capire.
Raramente i vostri occhi saranno più appagati da un singolo film.
Un omaggio al racconto, alla finzione, all'immaginazione, al cinema.
Con dei colori poche volte visti prima.
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