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Il Semaforo - Numero 13
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Willem Dafoe

Pasolini (2014): Willem Dafoe

 

 

Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.

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Planes 2 – Missione antincendio: Il Giffoni Film Festival si appresta a vivere la sua 44ma edizione. Al via il 18 luglio per poi concludersi il 27, il festival del cinema dedicato all’infanzia e all’adolescenza presenterà ben 163 opere tra cortometraggi e lungometraggi, suddivise come al solito per fasce d’età. Tante le anteprime speciali, tra cui Si alza il vento di Hayao Miyazaki, Step Up All In e Planes 2 – Missione antincendio. Qui il programma completo: http://www.giffonifilmfestival.it/selezione-ufficiale-film-2014/selezione-ufficiale-lungometraggi.html

 

 

Non lo so ancora: Arriva nelle sale milanesi, dopo essere stato presentato lo scorso anno al Festival di Pesaro, l’opera di Fabiana Sargentini. Interpretata da Donatella Finocchiaro e da Giulio Brogi, racconta di due solitudini che si incontrano nel cortile di un ospedale mentre attendono gli esiti di un importante esame. La sceneggiatura porta la firma di Morando Morandini, celebre critico cinematografico per una volta dall’altro lato della barricata. Si prevedono sui nostri quotidiani e riviste di settore cinque stelle a raffica.

 

 

One on One: L’ultima fatica del prolifico Kim Ki-duk è stata scelta per aprire le Giornate degli Autori del Festival di Venezia 2014. Già uscito in Patria, si tratta di un revenge movie molto efferato, che sicuramente – come i due precedenti film del regista – spaccherà la critica tra estimatori e detrattori. Intanto, ci fa piacere che arrivi in sala in contemporanea con la Biennale: uscita prevista il 2 settembre.

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…e fuori nevica!: Dopo qualche anno di assenza dalla sedia di regista, Vincenzo Salemme ha sentito il richiamo della macchina da presa e sforna l’adattamento di un suo spettacolo teatrale. Senza aver ancora visto il film, il solo trailer ci sembra agghiacciante. Del resto, fuori nevica.

 

 

Dracula Untold: Abraham Stoker si starà rivoltando nella tomba. Quante volte ancora il suo Dracula dovrà essere trasposto al cinema e usato come escamotage per trame al limite del paradossale? Previsto per l’autunno, Dracula Untold di Gary Shore promette di raccontarci ciò che finora non ci è stato mostrato: come il conte Vlad sia diventato il vampiro per antonomasia. A giudicare dalle prime immagini con un Luke Evans poco convincente ci sembra la solita operazione acchiappa-box office in chiave fantasy più che horror.

 

 

Paul Mazursky: Stupisce il silenzio con cui è passata del tutto inosservata la morte del regista di Henry e Tonto, Stop a Greenwich Village e Bob & Carol & Ted & Alice. Precursore dei tempi, a lui devono molto David Lynch e i fratelli Coen: basta vedere Una storia vera e A proposito di Davis per rendersene conto. Riuscì anche a far recitare Federico Fellini nel purtroppo dimenticato Il mondo di Alex.

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The Raid 2: Il dittico The Raid di Gareth Evans, destinato presto a diventare trilogia, è un cult in tutto il mondo. Sia il primo sia il secondo capitolo sono arrivati in sala ovunque tranne che in Italia. Se qualcuno sperava di vedere al cinema almeno Berandal sarà deluso: il distributore ha scelto infatti la via dell’homevideo (sarà disponibile dal 10 settembre). Ci chiediamo perché.

 

 

Cinepanettoni: Il cinepanettone è morto. Anzi, no. È vivo, vegeto e gode di buona salute. Per il prossimo Natale ne sono previsti almeno tre: il classico FilmAuro affidato a Lillo & Greg e senza più struttura episodica, il Neri Parenti doc con Massimo Boldi e il trio Aldo-Giovanni-e-Giacomo, pronto a rifarsi del fiasco del loro Ammutta muddica in tv. Ai tre, vanno aggiunte anche diverse commedie in uscita tra la fine di novembre e gli inizi di gennaio: Ficarra & Picone, Luca Miniero con De Sica e Papaleo, Alessandro Siani. Quando si dice “il cinema italiano d’autore”.

 

 

Pasolini: È iniziata ufficialmente la guerra delle biografie su Pier Paolo Pasolini. Mentre il Pasolini di Abel Ferrara è pronto per il Festival di Venezia e per l’uscita nelle sale di mezza Europa dal 18 settembre, David Grieco ha appena iniziato le riprese di La macchinazione, anch’esso incentrato sugli ultimi mesi del poeta, regista e scrittore, assassinato nel 1975. Se Ferrara ha scelto come protagonista Willem Dafoe, Grieco ripiega su un italianissimo Massimo Ranieri. Ai posteri l’ardua sentenza.

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Sex Tape – Finiti in rete: Hollywood gioca con una delle sue ossessioni: i sex tape, i video porno amatoriali che – volutamente, per errore o per vendetta – finiscono su Internet e sono visibili da chiunque worldwide. C’è chi ne ha fatto ad esempio un’arte (citofonare Pamela Anderson) ma Kasdan arruola la Diaz e Segel per puro divertimento casalingo. Da non perdere la performance in pattini a rotelle di Cameron, sempre più cattiva maestra.

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Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio: Chi sperava di essersi levato di torno i soliti idioti non esulti troppo. Abbandonati dalla Taodue di Valsecchi, i due hanno trovato accoglienza presso la Wildside e hanno cominciato a lavorare al primo capitolo di una eventuale nuova trilogia. Titolo? “La solita commedia – Inferno”, liberamente ispirato alla Commedia per eccellenza, quella di Dante Alighieri. Perché? Perché? Perché?

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