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Attori di Carattere: Mario Brega.
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Mario Brega è diventato un vero e proprio personaggio grazie ai film comici di Verdone, ma la sua carriera nasce da più lontano con i western di Sergio Leone ... ma prima ancora come il fascista Mitraglia nel film di Dino Risi “La marcia su Roma”.

Brega ha tutte le caratteristiche fisiche per diventare un personaggio caratterista (appunto): alto più di un metro e novanta, di corporatura robusta e imponente, i tratti del volto decisi, incarnava benissimo il duro e cattivo, ma in fondo simpatico.

 

Molte scene di scazzottate, soprattutto nei film western. Molti monologhi diventati dei veri e propri cult negli ultimi film degli anni '80 e '90.

 

Il grande successo di pubblico però Mario Brega lo deve sicuramente ai film di Carlo Verdone ai quali ha partecipato fino alla sua morte avvenuta nel luglio del 1994 (il 23 luglio di quest'anno ricorreranno i vent'anni dalla sua morte).

Mario Brega e Carlo Verdone si conobbero proprio in casa di Sergio Leone. Racconta lo stesso Verdone, che nel 1978 durante un incontro per lavoro nello studio di Leone, Mario Brega irruppe nella stanza con una cassetta di ortaggi e primizie: “Guarda, queste te le fanno avè ji amici miei!”.

 

Da lì nacque la collaborazione e l'amicizia tra Verdone e Brega, ricca di simpatici aneddoti e di mille racconti, che poi Verdone ha interpretato e inserito nei suoi film.

In effetti le persone sulla quarantina come me, possono dire di aver imparato ad apprezzare Mario Brega proprio con i personaggi simpatici di “Un sacco Bello”: “...Sono comunista COSI'”.

Di aver imparato le battute a memoria di “Bianco rosso e Verdone”: “questa mano pò esse fero e po esse piuma... oggi è stata piuma”- el Principe-

Un caratterista come Mario Brega nasce comunque da una storia cinematografica importante, quando il cinema a Roma era vivo, viveva a Cinecittà, era fatto di personaggi nati e scoperti dai grandi registi che si affidavano più al proprio intuito che ad agenzie di casting.

Chiunque abbia lavorato con Brega (Verdone, Leone, Amendola e molti altri) dicono che Mario era genuino nella vita come sul set, non c'era differenza tra finzione e realtà, non c'era “recitazione”, e questa è la vera dote di un personaggio caratterista.

 

Un po' spaccone, uno che lasciava “da pagà” in giro, generoso e buono, si nascondeva dietro la maschera del “cattivo e burbero”. Si vantava in giro dell'amicizia fraterna con Sergio Leone, che lo voleva sempre su i suoi set. Si vantava degli ottimi rapporti con le grandi star hollywoodiane a partire da Eastwood fino a De Niro. Però amava passare il tempo con i vecchi amici di quartiere e della palestra di boxe. Mancano molto i personaggi come lui sul grande schermo.

Lascio il post con una sua scena cult, da "Borotalco" di Carlo Verdone.

 

 

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