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Transformers 4: Intervista a Mark Wahlberg
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Mark Wahlberg

Transformers 4 - L'era dell'estinzione (2014): Mark Wahlberg

 

Esce oggi negli Stati Uniti Transformers 4 – L’era dell’estinzione di Michael Bay, nelle nostre sale dal prossimo 17 luglio. Sorta di reboot della saga, priva di Shia LaBeouf protagonista dei capitoli precedenti, Transformers 4 porta sullo schermo i mitici robot creati dalla Hasbro negli anni Ottanta e prende le fila dal momento in cui, quattro anni dopo la straziante battaglia a Chicago di Transformers 3, l’umanità ha cominciato a vedere con occhio diverso i Transformers, sia gli Autobot sia i Decepticon, braccati costantemente dal malvagio Harold Attinger (interpretato da Kelsey Grammar). Attinger non desidera solo distruggere le macchine robot ma anche consegnarle al magnate della tecnologia Joshua Joyce, portato in scena da Stanley Tucci e intento a creare i una propria versione dei Transformers riciclando diversi pezzi anche dal vecchio Megatron.

In tale contesto, Cade Yeager – a cui presta il volto l’attore Mark Wahlberg – mentre ristruttura una vecchia sala cinematografica scopre un Optimus nascosto tra un mucchio di roba vecchia e non passerà molto tempo prima che insieme alla figlia Tessa, al di lei fidanzato Shane e al suo assistente Lucas (impersonati da Nicola Peltz, Jack Raynor e TJ Miller), si ritrovi al centro di una nuova guerra aliena.

A esaudire molte delle curiosità sul film, destinato a diventare il primo blockbuster estivo statunitense, arrivano le parole di Mark Wahlberg.

 

Transformers 4 - L'era dell'estinzione (2014): Trailer ufficiale italiano 2

 

Come è arrivato a interpretare Transformers 4?

Avevo appena terminato le riprese di Pain & Gain e l’intesa con il regista Michael Bay era stata perfetta. Quando mi è arrivata la sua chiamata per Transformers 4 era ovvio che accettassi la sua proposta, che ha attirato da subito la mia curiosità e il mio interesse.

 

 

Immaginiamo che però tra Pain & Gain e Transformers 4 ci siano state delle differenze di lavorazione.

Che ci crediate o meno, le differenze sono state minime. Certo, i Transformers sono alti tre volte più di Dwayne Johnson ma lavorare con Michael Bay, comprenderne le scelte e seguirne le decisioni, è stato molto facile: osservarlo al lavoro è sempre istruttivo oltre che divertente.

 

 

Cosa invece ha destato il suo interesse nell’accettare il film?

Prima ancora di leggere la sceneggiatura, sono rimasto colpito dalla storia che lo stesso Bay ha provveduto a raccontarmi e dal personaggio che avrei dovuto interpretare, un personaggio che ho sentito da subito nelle mie corde e sul quale ho potuto apportare qualche modifica a livello caratteriale. Lavorare con Michael Bay dà sempre una certezza: il risultato non sarà mai distante da ciò che uno si immagina prima di iniziare a girare. Il suo modo di lavorare è impressionante: quando è sul set, ha il pieno controllo di tutto. Che durino 30 giorni o 100, Bay non perde mai la voglia di controllare e verificare ogni aspetto delle riprese.

 

 

Lei è ovviamente il protagonista di Transformers 4. Come descrive il suo personaggio, l’inventore Cade Yeager?

Cade è un padre single che, sebbene sia stato ovviamente devastato dalla morte della moglie, ha fatto del suo meglio per crescere da solo la figlia Tessa. La sua passione per la tecnologia, però, gli attira un bel po’ di problemi, soprattutto dopo che scopre un vecchio camion robot. All’improvviso, si ritrova dunque ad avere a che fare con una situazione del tutto straordinaria, che deve gestire e superare per proteggere Tessa.

 

 

Ha visto i tre precedenti capitoli della saga?

Ho visto i primi tre episodi insieme ai miei figli e mi sono piaciuti ma Transformers 4 è più “ombroso”, ha in sé molta più suspense.

 

 

Secondo lei, cosa distingue la saga da altri blockbuster dello stesso genere?

Gli altri blockbuster imitano i film di Michael Bay e le sue invenzioni sceniche per la saga: lo spettatore inevitabilmente se ne accorge. Michael è l’unico in grado di donare a questo genere di opere quella grandezza che molti emulano ma non raggiungono. Come attore, Bay rappresenta sempre una sfida emozionante: ti mette davanti a molti rischi che devi superare.

 

 

Tra questi rischi sicuramente vi sono quelli fisici.

Naturalmente. Ma non crediate che siano maggiori di quelli di altri film in cui ho recitato.

 

 

Transformers 4 non è però solo un film d’azione.

Decisamente. Ci sono spettacolari scene di azione ma anche straordinari effetti speciali, humour e molta emozione. Credo che sia l’equilibrio tra queste componenti a dare al film una dimensione aggiuntiva e peculiare.

 

 

Lei è ormai abituato agli effetti speciali. In La tempesta perfetta di Wolfgang Petersen era alle prese con molti effetti acquatici, in Ted di Seth MacFarlane con un orsacchiotto parlante e ora con robot giganteschi. Si diverte con la virtualità?

Nel caso di Transformers 4 non mi sono mai posto il problema di quello che stavo facendo, anche quando parlavo da solo con un robot gigante o vi discutevo animatamente. Mi sono lasciato guidare dalle indicazioni di Bay, con lui si è sempre in ottime mani e non ci si sente mai ridicoli.

 

 

È vero che ha girato senza controfigura la maggior parte delle scene d’azione che la vedono protagonista?

Si. E ho anche dovuto prepararmi fisicamente. Ciò vuol dire diversi mesi di allenamento dodici ore al giorno e cinque giorni alla settimana. Comunque, le scene girate per Transformers 4 sono minori di quelle per opere precedenti: sono ormai un padre di famiglia e ho ben altre responsabilità sulle mie spalle. Ho potuto quindi contare su uno stuntman che mi assomiglia moltissimo per le scene più pericolose.

 

 

In Transformers 4 recita insieme a due giovanissimi attori come Nicola Peltz, che interpreta sua figlia Tess, e Jack Reynor, che interpreta il pilota d’auto fidanzato della ragazza. Come è stato lavorare con loro?

Seppur siano giovanissimi, Nicola e Jack sono eccezionali e ottimi compagni di set. La giovane età non è stato un limite per le loro prove attoriali e ben presto si sono abituati ai ritmi e alle esigenze di Michael Bay, capendo che ogni momento durante le riprese è prezioso.

 

 

Nel film condivide anche qualche scena indimenticabile con Stanley Tucci.

Stanley è incredibile. Insieme avevamo già girato Amabili resti e avevo avuto modo di constatare da vicino quanto fosse straordinario il modo in cui incarna i suoi personaggi. In Transformers 4 è Joshua Jones, un uomo molto potente che è responsabile della maggior parte degli eventi che accadono nella storia.

 

 

Secondo lei, quale è il motivo per cui gli spettatori amano così tanto la saga dei Transformers?

Semplice: si tratta di film accattivanti e al tempo stesso divertenti. Transformers 4, però, a una componente in più: è commovente, dal momento che racconta la storia di una padre disposto a tutto per salvare la figlia. Da padre, mi sono immedesimato molto nella storia, anche se per fortuna davanti a me ho ancora molti anni prima di dover cominciare a preoccuparmi anche dei fidanzati di mia figlia.

 

Nicola Peltz, Mark Wahlberg, Jack Reynor, Stanley Tucci

Transformers 4 - L'era dell'estinzione (2014): Nicola Peltz, Mark Wahlberg, Jack Reynor, Stanley Tucci

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