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Ciao Monni.... "Bravo Bozzone, tu mi pari Kennedy"
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Carlo Monni (il Monni) per i toscani è (era) uno di noi, si poteva incontrare spesso in S. Spirito a Firenze, o ancora più spesso alle Cascine che correva in ciabatte e a torso nudo: “che corri Monni...” gli urlavano in segno di saluto i passanti, salutava sempre con una alzata di mano, oppure si fermava volentieri a scambiare qualche battuta.

Carlo Monni era un uomo di spettacolo, ma soprattutto uno di compagnia, che amava esibirsi nelle piazze, nelle Case del Popolo di paese, nelle feste dell'Unità, in teatro e anche al cinema.

Immortali le sue battute in “Berlinguer ti voglio bene” dove interpreta Bozzone (“bravo Bozzone, tu mi pari Kennedy”), e un Gino strepitoso in una delle sue più belle parti in “Benvenuti in casa Gori”, ma a me piace ricordarlo anche sul palco accanto a Carlo Cecchi in “L'uomo la bestia e la virtù”, o semplicemente alla casa del popolo del Bottegone (Pt) dove ho avuto la fortuna di scambiare sorrisi complici sul palco (“bimba, se tu continui a sorridermi così e si fa dell'altro”...il Monni era anche questo). Oggi ci sono trasmissioni televisive che fanno il pieno di ascolti con un comico toscano che dice a memoria la Divina Commedia, il Monni la sapeva altrettanto bene, la “cantava” nelle piazzette estive delle sagre di paese, mentre sorseggiava bicchieri di vino (“e mi si secca la gola”).

Rammentava poco la sua amicizia degli anni della giovinezza con Benigni, il suo più famoso compagno di scena (come non ricordare la mitica trasmissione “Televacca”), qualche volta... amava invece circondarsi di giovani comici toscani tipo il Paci o il Ceccherini, con i quali ha portato in scena con molto successo “Pinocchio”.

(da vedere assolutamente questo comizio di Benigni, spalleggiato dal Monni)

Attore caratterista, è vero, ma di grande capacità espressiva, spesso veniva chiamato per piccoli ruoli, che diventavano grandi proprio per un gesto, una smorfia, rubando inesorabilmente la risata.

Mi viene in mente, ad esempio, in “N, io e Napoleone” di Paolo Virzì, dove interpreta una piccola parte di un cacciatore di cinghiali, oggi mi sembra impossibile affidare un cameo del genere a chiunque altro.

 

N. Io e Napoleone (2006)

di Paolo Virzì con Daniel Auteuil, Monica Bellucci, Elio Germano, Francesca Inaudi, Valerio Mastandrea

 

Solitamente pubblico le fotografie, oggi pubblico i video del Monni, perché lui era movimento, espressione, simpatia, voce, risata. Il suo “vociare” era inconfondibile, non necessitava nemmeno di microfono quando recitava in piazza.

In questo momento mi piace pensare che stia correndo da qualche parte, a torso nudo, credo che stia “smadonnando” senza pensare troppo a dove si possa trovare (“impestata e ladra”).... ma se qualcuno lo ferma e lo saluta, il Monni si ferma e ti saluta, con un sorriso, magari si guarda intorno, sospira e dice “Oh questa?... bella fregatura la vita, quando la vivi ti fà incazzare, quando ti inizia a garbare... è belle che finita!”.

 

Salute Monni, il prossimo gottino sarà alla tua salute!.

 

 

 

 

 

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