Delphine è una ragazza continuamente irrequieta. Ricerca nell'altro una corrispondenza emotiva assoluta, che faccia leva sulla sincerità dei sentimenti piuttosto che sull'effimera occasionalità di un incontro. Delphine non riesce a stare bene in compagnia di altre persone, che osserva mentre si adagiano sulla leggerezza delle loro cose, che gli sembrano non portare da nessuna parte, durare il tempo di una giornata, essere tristemente improduttive perchè semplicemente frutto di legami fini a se stessi. Così ha scelto la solitudine come stile di vita che, come dice lei, è una cosa "devastante, ma allo stesso tempo riesce a serbare in te stessa una certa purezza, perchè così non disperdi quel poco di energia che hai dentro. Continui a sognare e ad aspettare, ma è meglio vivere sognando un ideale che adattarsi ad una mediocre realtà e perdere ogni speranza". Gli sembra la cosa più giusta da fare, quella che corrisponde maggiormente alla sua condizione esistenziale, quella che riesce meglio a tenerla a riparo da incontri indesiderati. Ciò non gli impedisce di essere triste e neanche gli consente di vivere la sua scelta con assoluta padronanza, tutt'altro. Essa stessa è alla ricerca di quel qualcosa che definisca la problematicità dei suoi sentimenti. Ma intanto si è costruita un'attesa illusoria, che serve a conservargli il potere della fantasia e a nutrire l'anima di speranza. Così aspetta Delphine, finchè dei segni non giungono a disegnargli un percorso e a insinuargli il coraggio di non aver sbagliato tutto, di non aver aspettato invano. Si ritrova a passare accanto a cinque persone che, a proposito di un racconto di Jules Verne, stanno parlando dell'ultimo raggio del sole che tramonta, il raggio verde, e del fatto che chiunque lo vede può riuscire a leggere nei propri sentimenti e in quelli degli altri. Delphine si ferma, li ascolta rapita e pensa che questo miracolo della natura consente di fare proprio quello che ci vuole : guardare lontano e immaginare di marcare definitivamente la linea di confine tra la verità durevole di un sentimento maturo e la fallacità di un emozione occasionale.
Il raggio verde (1985), opinione di degoffro Film.tv.it
Il raggio verde (1985), opinione di degoffro: l'opinione degli utenti di filmtv sui film in sala e al cinema
Il raggio verde (1985)
di Eric Rohmer con Marie Rivière, Béatrice Romand, Amira Chemakhi, Sylvie Richez
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