Box office Usa
A sorpresa si riconferma in vetta “Taken – La vendetta” che raccoglie altri 22.500.000 di dollari per un parziale di 87 milioni di dollari e 220 milioni in totale in soli dieci giorni, più o meno quanto incassato nel complesso dal primo episodio, andato molto bene negli Stati Uniti ma non all’estero. Questo secondo capitolo invece sembra avvincere il pubblico di ogni latitudine oltre ad aver convinto il suo protagonista a girare il terzo capitolo.
Si deve accontentare del secondo posto “Argo” terzo film da regista del sempre più maturo Ben Affleck (chi lo avrebbe detto solo qualche anno fa?) e pronto a dire la sua agli Oscar, secondo le previsioni di molti. Due anni fa “The town”, al debutto, incassò quasi 24 milioni di dollari: forse la Warner, considerate le molteplici recensioni entusiastiche, si aspettava qualcosa in più ma “Argo”, costato 45 milioni di dollari, sembra un film che può crescere alla distanza. Speriamo serva per consacrare definitivamente anche al cinema il meraviglioso Bryan Cranston, protagonista di quel “Breaking bad” di cui non si possono che continuare a tessere le lodi. Evidentemente Ben Affleck come regista ha un gran fiuto, se è vero che in “The town” c’era Jon Hamm, ossia il Don Draper di “Mad Men” altro prodigioso caso televisivo delle ultime stagioni. Solo per questo non si può che amarlo e seguirlo con attenzione.
Dopo l’orrore “Ultimatum alla terra”, remake per il quale il mai troppo ricordato ed apprezzato Robert Wise si sta ancora rivoltando nella tomba, il regista Scott Derrickson torna… all’horror con “Sinister”. Il primo film nel genere di Derrickson, “The exorcism of Emily Rose” era derivativo e incompiuto. La trama di questo nuovo lavoro con Ethan Hawke e il redivivo Vincent D’Onofrio desta più di una perplessità, eppure il risultato al botteghino è ottimo: costato solo 3 milioni di dollari ne incassa 6 volte tanto.
Se “Hotel Transylvania” supera di slancio i 100 milioni di dollari in 3 settimane, va davvero male a Tim Burton il cui “Frankenweenie” fatica ad ingranare. Ed è la seconda delusione in un anno per il regista dopo i risultati fiacchi al botteghino di “Dark shadows”.
Si ferma al quinto posto “Colpi da maestro”, ennesima commedia fotocopia con Kevin James, in evidente fase calante e che vede drasticamente e giustamente ridimensionate le sue quotazioni dopo l’incomprensibile mega successo de “Il superpoliziotto del supermercato” (al debutto aveva superato i 30 milioni di dollari) e il buon risultato de “Il signore dello zoo” che nell'estate del 2011 si era fermato a 20. In cabina di regia Frank Coraci, uno che prima bazzicava con Adam Sandler e che, fino ad ora, non ha mai fatto nulla degno di essere ricordato.
“7 psicopatici” si ferma al nono posto: il secondo film di Martin McDonagh, dopo il notevole “In Bruges” e con protagonista ancora Colin Farrell è distribuito in 1480 sale ma la media copia è piuttosto stitica.
Entra nei primi dieci, dopo 4 settimane, “Noi siamo infinito” che ha incassato 6 milioni di dollari pur essendo distribuito in sole 726 copie.
Migliore media sala della settimana per “Middle of nowhere” melodramma familiare premiato al Sundance per la migliore regia e che, distribuito in 6 sale, incassa 78.000 dollari.
Qui il trailer.
All’inizio si parlava di “Breaking Bad”: l’altro suo ottimo protagonista, Aaron Paul, recentemente premiato con un Emmy per la parte di Jesse nella serie Tv, al cinema è l’interprete principale, a fianco di Mary Elizabeth Winstead di “Smashed”, vincitore del premio speciale della Giuria al Sundance Festival, su una coppia di giovani sposi che amano troppo bere fino a quando lei decide di smettere spiazzando lui: 4 sale per 30000 dollari di incasso.
Anche per questo film vi propongo il trailer.
Buona media sala infine anche per “Simon and the Oaks” coproduzione di Danimarca, Norvegia e Germania dal romanzo “Simon” di Marianne Fredriksson (in Italia pubblicato da Longanesi): il film, in una sola sala, incassa 10.400 dollari. Gustiamoci il trailer dal momento che credo molto difficile un’uscita del film nelle nostre sale.
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