Nel dicembre del 1973, all'avvicinarsi delle festività natalizie, il film "La grande abbuffata", uscito a settembre, appariva sempre più gradito al pubblico, malgrado i fischi di Cannes e la stroncatura dei critici benpensanti. Ugo Tognazzi ritenne quindi di festeggiare con una cena a casa sua (per lui ogni occasione per cucinare era buona) invitando i principali attori del cast e naturalmente il regista. I francesi declinarono l'invito perché troppo impegnati, Mastroianni si definì ormai disgustato dal cibo e si rese disponibile solamente per una bella bevuta di gruppo; quando Ferreri rispose positivamente trovò un Tognazzi avvilito e scoraggiato non tanto per il rifiuto degli amici, quanto per aver perso l'occasione di una delle sue artistiche cucinate. Allora Ferreri,  vecchio milanesone , di quelli che non esistono più, pensò bene di organizzare un pranzo di Natale per i barboni di Milano. L'entusiasmo di Tognazzi  si riaccese, affittarono una vecchia osteria "El boeuc al navili", Ugo si mise alle pentole, Marco organizzò il passa parola presso i barboni della città vecchia, tra porta Ticinese e Porta Romana , i francesi inviarono centinaia di bottiglie di Bordeaux (al che Mastroianni decise improvvisamente di partecipare) . Si presentarono tra gli ottanta e i cento poveretti (nessuno li ha contati) che passarono il più bel Natale della loro vita. Pare che Tognazzi non mangiò nulla dalla fatica, Ferreri nemmeno, troppo preso a farsi raccontare esperienze della strada, di Marcello non si sa nulla. L'osteria è ormai scomparsa ma sui navigli le persone anziane lo ricordano ancora , quel Natale del '73