La locandina al "sapor di sperma" di SHAME (che vomitevole poetica! Certe volte mi stupisco di me stesso da quanto sono in forma per cercare queste chicche!) aveva introdotto un interessante dibattito sullo uso di parole come "trash" nell'Arte Moderna.
Uno degli esempi migliori per continuare su tale discorso viene appunto dal film COSI' FAN TUTTE, realizzato da Tinto Brass nel 1992.
In questo prontuario da vecchio maiale si alterna molto bene sesso hard (anche se spesso i falli sono di plastica per mancata erezione dell'attore -motivo spiegato dallo stesso Tinto nelle varie interviste-) a umorismo non involontario ma studiato bene. La trama è la stessa dell'opera al quale si ispira (ed era già banale lì!).
Opera d'arte liberatoria e di warholiana trashistica. Sarà piaciuto ai circoli intellettuali newyorkesi?
E' piaciuto sì! E la forma d'arte più grande per i loro canoni è appunto la locandina, del quale una copia è esposta in una sala della Galleria D'Arte Moderna Solomon Guggenheim di New York. Motivo di questo particolare interesse?
Ma il culo di Claudia Koll, che gli americani definiscono perfetto che quasi sembra scolpito!!!
Questa sì che è arte eh eh...
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