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MOVIE POSTERS 03: Bob Peak (2/3)
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"L'illustrazione è l'interpretazione di un'idea. Non ha nulla a che vedere con la tecnica: il realismo, l'uso del colore sono soltanto puri e semplici strumenti".  [Bob Peak]

 

Seconda parte: gli anni Settanta

 

La produzione artistica di Bob Peak durante gli anni Settanta avvia quel lento e costante processo di rinnovamento, logica evoluzione stilistica delle sperimentazioni sul colore sviluppate dall'autore nel precedente decennio, che si manifesterà compiutamente nei suoi poster cinematografici realizzati dagli anni Ottanta fino al termine della carriera: il passaggio dai toni sfumati dei pastelli ad un uso esclusivamente decorativo dei colori (resi sempre più smaglianti), la tendenza a stratificare la scena rappresentata nella fusione/sovrapposizione/accostamento di più immagini (il meraviglioso poster di Equus ne costituisce uno splendido esempio), l'incredibile padronanza tecnica, la creatività e la fantasia senza freni. Lanciato a briglie sciolte, Peak (ovviamente in ottima compagnia) percorrerà gli anni Settanta con pregevoli raffinatezze stilistiche ed inventiva straripante nel tentativo di creare una "forma" tipica e standardizzata del poster cinematografico che funga da modello ed ispirazione per ogni produzione futura.

Dopo aver realizzato nel 1971 il poster americano di È simpatico ma gli romperei il muso (in originale César et Rosalie), splendida commedia diretta da Claude Sautet ed interpretata da Romy Schneider e Yves Montand, Peak si dedica alla lavorazione del manifesto di The Great Waltz (1972), mediocre biografia di Strauss diretta da Andrew L. Stone ed interpretata da Horst Buchholz:

L'immagine in primo piano si innesta su quella del ballo in uno sfarzoso salone, dal cui soffitto pende il lampadario su cui Peak posiziona il titolo del film: il soffitto, a sua volta, si perde tra i prati e le montagne dell'ultimo riquadro in cui è suddivisa la scena. Una piccola gemma tra le produzioni meno celebri di Peak.

Nel 1973 un nuovo capolavoro, il poster di I 3 dell'Operazione Drago, diretto da Robert Clouse ed interpretato da Bruce Lee e John Saxon:

 

I tre dell'Operazione Drago (1973)

di Robert Clouse con Bruce Lee, John Saxon, Shih Kien, Jim Kelly, Ahna Capri, Robert Wall

 

Si tratta di uno dei primi tentativi di Peak di raffinare e standardizzare la "forma-base" del poster cinematografico, con i protagonisti principali del film ritratti in un'immagine evocativa (sintesi visiva del loro ruolo nella vicenda) e racchiusi in una cornice in cui Peak dispone varie scene "simboliche" del film.

L'anno seguente Peak partecipa alla realizzazione del poster di Harry & Tonto, deliziosa commedia diretta da Paul Mazursky ed interpretata da Art Carney e Ellen Burstyn: il lavoro di Peak, però, non verrà utilizzato dalla casa di produzione per il manifesto ufficiale del film.

Sempre nello stesso anno è la volta del poster di Mame, musical diretto da Gene Saks ed interpretato da Lucille Ball e Robert Preston:

Questa volta è la stessa cornice, che qui racchiude, su sfondo bianco, soltanto il titolo del film, a raffigurare e contenere le varie scene: Peak affida allo smalto dei colori, alla grazia dei disegni e alla cura minuziosa dei dettagli il compito di evocare le atmosfere dei "ruggenti anni Venti" in cui è ambientata la vicenda. Evidente l'influenza (ma in questo caso si tratta essenzialmente di un gustoso omaggio) degli illustratori delle riviste di moda degli anni Quaranta e Cinquanta nella composizione delle scene, nella postura delle figure umane e nello sfarzo degli abiti indossati dai personaggi.

Sempre nel 1974 viene affidato a Peak il compito di realizzare il poster americano di Il viaggio, l'ultimo (deludente) film di Vittorio De Sica, interpretato da Sophia Loren e Richard Burton:

 

Il viaggio (1974)

di Vittorio De Sica con Sophia Loren, Richard Burton, Ian Bannen, Annabella Incontrera, Barbara Pilavin

 

Un lavoro splendido, non adeguatamente valorizzato dai distributori americani del film, che all'ultimo momento sostituirono l'immagine realizzata da Peak con quella utilizzata nella versione internazionale del poster.

Nel 1975 Peak si occupa del manifesto di Mahogany, produzione Motown diretta (dopo che Tony Richardson, a cui era stata affidata inizialmente la regia, abbandonò il progetto) da Berry Gordy, fondatore della stessa casa discografica, ed interpretata da Diana Ross, Billy Dee Williams, Anthony Perkins e Jean-Pierre Aumont:

Un altro splendido lavoro ed un'altra collaborazione tra Peak e il grande Bill Gold: magnifica la resa dei colori (ancora una volta su sfondo bianco per farne risaltare lo smalto), l'immagine di Diana Ross, le "istantanee" di alcune scene del film, i ritratti dei tre protagonisti maschili.

Nello stesso anno Peak realizza il poster di Rollerball, diretto da Norman Jewison ed interpretato da James Caan, John Houseman e Maud Adams:

 

Rollerball (1975)

di Norman Jewison con James Caan, John Houseman, Maud Adams, John Beck

 

Un'immagine semplice ed essenziale, ma tremendamente evocativa, per un piccolo classico della fantascienza "sociale" degli anni Settanta.

L'ultimo poster cinematografico realizzato da Peak nel 1975 è quello di Yakuza, capolavoro di Sydney Pollack interpretato da Robert Mitchum e Brian Keith:

 

Yakuza (1975)

di Sydney Pollack con Robert Mitchum, Ken Takakura, Brian Keith, Eiji Okada, Kishi Keiko

 

Il poster di Yakuza prosegue l'opera di restyling avviata da Peak: immagini (sia dei protagonisti che delle varie scene del film) fortemente evocative e simboliche che si fondono l'una nell'altra, meraviglie cromatiche, ipercineticità dei movimenti delle figure umane.

Nel 1976 Peak realizza il poster di Hollywood Hollywood (alias That's Entertainment Part II), pellicola in cui il regista Gene Kelly, affiancato da Fred Astaire, ripercorre i momenti migliori dei musical e delle commedie americane degli anni d'oro della Metro-Goldwyn-Mayer:

 

Hollywood Hollywood (1976)

di Gene Kelly con Gene Kelly, Clark Gable, Fred Astaire, Frank Sinatra

 

Qui Peak si concentra (e diverte) ad inserire nella sua cornice-contenitore (ora diventata anche lo spettacolare palcoscenico su cui si esibiscono i personaggi del film) le caricature di alcuni tra i più grandi divi della storia del cinema.

Nello stesso anno Peak realizza il poster di Missouri, western crepuscolare diretto da Arthur Penn ed interpretato dalla magnifica coppia formata da Marlon Brando e Jack Nicholson:

 

Missouri (1976)

di Arthur Penn con Marlon Brando, Jack Nicholson, Kathleen Lloyd, Randy Quaid

 

Oltre che come splendido ritratto dei due divi, il poster di Missouri si segnala per l'essenzialità del disegno e la suggestiva resa dei colori.

Nel 1977 arriva il manifesto per il terzo capitolo del James Bond versione Roger Moore, ovvero Agente 007 - La spia che mi amava, diretto da Lewis Gilbert ed interpretato da Barbara Bach, Curd Jürgens e Richard Kiel:

 

Agente 007. La spia che mi amava (1977)

di Lewis Gilbert con Roger Moore, Barbara Bach, Curd Jürgens, Richard Kiel, Caroline Munro

 

Nello stesso anno Peak realizza anche il poster per Equus, diretto da Sidney Lumet ed interpretato da Richard Burton, Peter Finch e Colin Blakely:

 

Equus (1977)

di Sidney Lumet con Richard Burton, Peter Firth, Colin Blakely, Joan Plowright, Harry Andrews

 

Il manifesto di Equus costituisce una delle gemme più preziose della produzione cinematografica di Peak, visivamente fedele alle atmosfere oniriche e conturbanti evocate dal film: corpi che si fondono, un cavallo dallo occhi spiritati, lo sguardo inquietante di Richard Burton, amore, sesso, follia...

L'ultimo poster di Peak nel 1977 è quello per Isole nella corrente, diretto da Franklin J. Schaffner ed interpretato da George C. Scott e David Hemmings:

 

Isole nella corrente (1977)

di Franklin J. Schaffner con George C. Scott, David Hemmings, Gilbert Roland, Sysan Tyrrell

 

Altro poster caratterizzato da un ritratto (splendido) in primo piano, in questo caso quello di George C. Scott, senza, però, alcuna cornice "narrativa" a contornarlo (solo lo spazio delimitato del poster): le scene del film questa volta non si fondono l'una nell'altra, ma appaiono distinte al di sopra del ritratto di Scott o, nel caso della barca sulla superficie del mare (altro meraviglioso esempio di essenzialità stilistica del disegno e dei colori), al di sotto.

Il primo dei due poster realizzati da Peak nel 1978 è quello per il musical I'm Magic (ovvero The Wiz), versione moderna di Il mago di Oz, diretta da Sidney Lumet ed interpretata da Diana Ross e Michael Jackson:

 

I'm Magic (1978)

di Sidney Lumet con Diana Ross, Michael Jackson, Nipsey Russell, Ted Ross, Mabel King

 

Peak realizza diverse immagini (cinque in tutto) per il poster del film, ognuna caratterizzata da differenti e assolutamente suggestive sperimentazioni sul colore, la luce e le prospettive. Di seguito un altro degli spettacolari poster di I'm Magic:

Il secondo poster di Peak del 1978 è quello di Superman, prima versione cinematografica del personaggio creato da Jerry Siegel e Joe Shuster, diretta da Richard Donner ed interpretata da Christopher Reeve, Gene Hackman, Margot Kidder, Marlon Brando, Ned Beatty, Susannah York e Glenn Ford:

 

Superman (1978)

di Richard Donner con Christopher Reeve, Marlon Brando, Margot Kidder

 

Due le versioni realizzate da Peak per il manifesto, differenti soltanto nell'immagine al centro del poster, dove appaiono, in alternativa, il marchio di Superman o il titolo del film.

Nel 1979 arriva un capolavoro assoluto: Apocalypse Now.

 

Apocalypse Now (1979)

di Francis Ford Coppola con Marlon Brando, Martin Sheen, Robert Duvall, Frederic Forrest, Sam Bottoms, Laurence Fishburne, Albert Hall, Harrison Ford, Dennis Hopper, G.D. Spradlin, Jerry Ziesmer, Scott Glenn, Bo Byers, James Keane, Kerry Rossall, Colleen Camp, Cynthia Wood

 

Forse è il poster più celebre di Peak, spettacolare ed affascinante sintesi visiva non solo del film ma anche dell'opera del suo autore nell'intero decennio: atmosfere inquietanti, il contrasto tra gli squarci di luci scintillanti e l'oscurità delle tenebre, l'espressione allucinata del protagonista Marlon Brando, forme che si "sciolgono" o fondono l'una nell'altra (il sole), l'incubo dell'apocalisse...

Nello stesso anno Peak realizza altri quattro poster cinematografici, a partire da quello per Black Stallion, diretto da Carroll Ballard ed interpretato da Kelly Reno, Mickey Rooney e Teri Garr, per il quale, tra poster principale (comunque poi non utilizzato dalla casa di produzione) e alternate versions, Peak realizza in tutto cinque immagini. Questa la più celebre:

 

Black Stallion (1979)

di Carrol Ballard con Kelly Reno, Mickey Rooney, Teri Garr

 

Poi è la volta del poster per Filo da torcere, commedia diretta da James Fargo ed interpretata da Clint Eastwood e Sondra Locke:

 

Filo da torcere (1979)

di James Fargo con Clint Eastwood, Sondra Locke, Geoffrey Lewis, Beverly D'Angelo

 

Il ritratto di Clint Eastwood (e del suo orango Clyde) campeggia al centro del poster, dominando la consueta serie di simboliche ed evocative "istantanee" del film e i volti degli altri personaggi.

A seguire arriva una nuova serie di capolavori, costituita dai sei poster realizzati da Peak per il musical Hair, diretto da Milos Forman ed interpretato da John Savage, Treat Williams e Beverly D'Angelo:

 

Hair (1979)

di Milos Forman con John Savage, Treat Williams, Beverly D'Angelo, Annie Golden

 

Fedele ai flani pubblicitari con cui viene reclamizzato il film ("A celebration of life... A celebration of love"), Peak si concentra sul potere evocativo della stilizzazione simbolica del disegno e conduce a compimento le sue sperimentazioni sull'uso decorativo del colore: i suoi poster di Hair profumano di amore, pace, libertà, festa, musica, danze, gioia di vivere, le speranze degli hippies degli anni Settanta. Di seguito alcune delle magnifiche alternate versions:

Il decennio si chiude con il poster ufficiale del primo capitolo della saga di Star Trek, diretto da Richard Donner ed interpretato da William Shatner, Leonard Nimoy e DeForest Kelley:

 

Star Trek (1979)

di Robert Wise con William Shatner, Leonard Nimoy, DeForest Kelley

 

 

Fine della seconda parte (continua...)

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