Sono tanti i film che si affacciano questa settimana - la terza dopo le riaperture del 26 maggio - nelle sale italiane che hanno ripreso l'attività, il cui numero dovrebbe attestarsi su circa 500. Diciamo dovrebbe perché la situazione è molto fluida: solo ieri per esempio si è saputo dell'uscita di due grossi titoli - che però avevano già da tempo visto la luce in streaming: Tom & Jerry e Wonder Woman 1984. Se a questi aggiungete la riprogrammazione di Volevo nascondermi, di Giorgio Diritti, fresco della vittoria ai David di Donatello, e quella di Il favoloso mondo di Amelie, generata dal ventennale della sua apparizione, ecco che già il numero si restringe.
Toby Wallace, che con Eliza Scanlen è l'attore protagonista di questoi film, con ogni probabilità non sapete chi sia. Del resto essere alle prime armi è una delle condizione per essere premiati come miglior attore emergente, come è accaduto a lui a Venezia lo scorso anno in occasione della presentazione in concorso di questa opera della regista australiana Shannon Murphy. Il film non è allegro: è un dramma, che naviga dalle parte del cancer movie. Ma mostra un approccio diverso alla storia melodrammatica e mielosa dei due giovani innamorati che devono sottostare a un duro destino.
Nel boschetto della fantasia di Victor Kossakovsky, il regista di questo documentario (e di diversi altri) ci sono un sacco di vitelli. E mucche, e maiali, e altri animali "da cortile" che per una volta trovano chi dia loro dignità e li elevi alla loro qualità, reale ma spesso trascurata, di esseri senzienti. Senza sentimentalismi - dice lui - senza manifesti vegan (ma il regista è vegetariano da quando gli fu servito in tavola un maialino di casa), ma lasciandoli liberi di esprimersi e mostrarsi.
La versione, ovviamente romanzata, di una storia vera: quella della protesta organizzata dal Women's Liberation Workshop in occasione dell'elezione a Londra di Miss Mondo del 1970 (qui potete vedere il video originale dell'intera manifestazione, la protesta si vede al minuto 39, durante il discorso di Bob Hope).
Il cast è capitanato da Keira Knightley, la regia è di Philippa Lowthorpe.
Può essere definito un classico? Forse, chissà. Di certo è un film molto visto, molto citato, molto copiato e molto amato. E ora che ha compiuto vent'anni (suonati) il fim, di Jean-Pierre Jounet torna nelle sale, con i suoi colori super saturi e il suo iperrealismo e la sua poesia un po' retrò, un po' smielata, ma di certo intelligente. .
Madri bambine, madri e bambine, donne che hanno conosciuto il sesso giovanissime e donne che hanno fatto voto di rinuncia eterna. È un mondo femminile e fatto di scelte estreme (o di destini, come la vogliate vedere) quello raccontato da Maura Delpero, regista italiana che ha effettuato sul campo una lunga ricerca prima di girare. È il mondo delle case gestite da suore che accolgono le madri adolescenti. Qui, in Srgentina (dove il film è girato) si incontreranno le storie di una novizia appena giunta dall'Italia e Lu e Fati, due ragazzineappena divenute madri.
È drammatica l'opera del serbo Miroslav Terzic, molto drammatica. È stata selezionata per la sezione Panorama del Festival di Berlino 2019 e svela una storia vera accaduta a cavallo tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90: quella della sparizione di molti neonati, programmata, organizzata con la complicità degli stessi ospedali che facevano credere ai genitori che il figlio fosse nato morto.Un dramma sociale e politico quindi, oltre che personale,, che parla di una corruzione devastante e di un sistema marcio.
Annunciato all'ultimo minuto, il film che mescola animazione e attori (e che lo fa con il vecchio stile dell'amato Roger Rabbit) arriva nelle sale, in un numero ancora imprecisato. Le vicende che quindi riportano Tom & Jerry, gatto e topo e assolutamente "cartoni" bidimensionali, a divenire protagonisti di una nuova avventura al fianco di attori come Chloë Grace Moretz e Michael Peña saranno visibili anche a chi non le ha ancora viste in streaming, dove sono approdate parecchi mesi fa.
Idem come sopra. Anche Wonder Woman 1984, che è stato nelle sale virtuali (o nei salotti fisici) da febbraio scorso, arriva ora nelle sale reali. Peccato che l'accoglienza di pubblico e critica per le avventure della supereroina (la prima femminile nel mondo DC Comics) sia stata a dir poco tiepida.
Con Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Anaïs Demoustier
È una riunione di famiglia, quella che compare nel film di Guédiguian: quella degli attori - Ascaride, Darroussin, Meylan - sempre gli stessi da decenni (in La casa sul mare il registà potè addirittura inserire inserti di un suo vecchio film per realizzare dei veri credibilissimi flash-back, girati nelle stesse location, con gli attori da giovani), ma anche quella cheintorno a cui verte la sceneggiatura, scritta dal regista con Serge Valletti. La riunione è motivata dall'uscita dal carcere di Daniel, il capo famiglia, che deve colmare un vuoto relazionale scavatosi nel tempo e che dovrà affrontare, a modo suo, le fragilità che il tempo e la società hanno prodotto in quel piccolo mondo di affetti fragili.
Con Tilda Swinton, Augustin Almodóvar, Miguel Almodóvar, Pablo Almodóvar, Diego Pajuelo
È poco più di un cortometraggio (dura 30 minuti), ma ci sono la regia di Almodovàr e la recitazione di Tilda Swinton e per molti questi saranno 30 minuti di culto. Se poi aggiungete che il soggetto prende spunto da un testo di Cocteau e che sono decenni che Pedro ci gira intorno (era la spunto di ciò che che si è poi tramutato in Donne sull'orlo di una crisi di nervi), capirete che i motivi di attenzione sono molteplici.
Torna in sala dopo la vittoria del David di Donatello al miglior film il biopic di Diritti che ha già tributato un grande successo personale a Elio Germano, che per questa sua interpretazione del pittore Ligabue a Berlino ha vinto l'Orso d'argento per il miglior attore protagonista.
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