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I FILM "FREDDI" DEL 2019
di robertoleoni ultimo aggiornamento
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I FILM "FREDDI" DEL 2019

I film usciti in Italia nel 2019 li ho divisi mentalmente in film “caldi” e film “freddi”.

Quelli che potrei definire i film “freddi” sono i film fatti per un'analisi. Questo non significa che lo sguardo che è al di sopra della lente e analizza tutto non sia uno sguardo umano e commosso, ma l'analisi che compie, la vivisezione che esercita è un esercizio dell'intelligenza e della ragione più che del cuore.

Uno di questi film è sicuramente “L'ufficiale e la spia” di Polanski, che con la sua perfezione formale e con grande suggestione parla di un episodio vergognoso della cultura francese, esempio di tutto quello che può accadere in ogni tipo di cultura nel momento in cui scatta il pregiudizio. Tuttavia non posso non dubitare che ci sia un “pro domo sua”, cioè un tentativo di Polanski anche di difendere se stesso dietro lo schermo di Dreyfus…

Un altro film interessante e anche questo secondo me “freddo” è sicuramente “The Irishman” di Scorsese, un film sublime, compiuto, fatto con grande scuola e con grande perizia, ma tuttavia è un film proprio decostruito perché ha voluto evitare - e questo è molto lodevole - la retorica del gangsterismo, ha voluto evitare di eroicizzare un malvagio. Però, questo malvagio, interpretato sublimamente da Robert De Niro, in realtà è guardato con simpatia. Quindi, questo tipo di operazione in cui si sottrae l'eroismo per presentare un fatto storico nella sua possibile freddezza, in realtà diventa un'operazione a mio giudizio ambigua da un punto di vista morale, ma non assolutamente da punto di vista spettacolare, perché il film è straordinario.

Quello che, invece, riesce su questo gioco di analisi e di freddezza a conservare una forma adamantina di giudizio è “Il traditore” di Bellocchio con la splendida interpretazione di Favino, perché in questo caso il bisturi dello sguardo del regista affonda in maniera precisa all'interno della storia, salvando la passionalità, il carattere e la forza del personaggio pur senza farlo diventare un eroe. È un'operazione misurata e perfetta che secondo me in “The Irishman” non succede perché De Niro ad un certo punto sembra un impiegato del crimine, un omino qualunque al servizio di poteri più grandi di lui, mentre invece ne “Il traditore” Buscetta, il personaggio interpretato da Favino è qualcuno che pur essendo negativo ha le caratteristiche di un eroe, ha le caratteristiche di un protagonista e anche se è un protagonista nero appassiona.

Un altro film è “La favorita”, una ricostruzione storica con un'angolazione quasi privatistica. È la storia dell'ascesa al potere di una ragazza della nobiltà che npon avendo sostanze entra dalla porta di servizio e scala il potere in questa corte inglese con cinismo, abilità, forza e decisione. Anche in questo caso il personaggio è un eroe negativo, tuttavia conserva il fascino di un eroe e quindi fa appassionare alla sua vicenda e questo è importante proprio per poter seguire la storia in maniera precisa.

Lo stesso tipo di operazione colta con un’analisi precisa si trova anche in “Martin Eden”, un film originale e suggestivo. Peccato che la tecnica con cui questo film è presentato da parte del regista Marcello è una tecnica che lui ha già usato e continua a ripetere in maniera quasi ossessiva. Quindi, se nei primi cortometraggi questa sua trovata di mescolare il tempo in maniera assoluta, frammentarizzando la ripresa cinematografica con documentari facendo un lavoro di decostruzione e creando quindi un nuovo tipo di realtà suggestiva funzionava ed era molto interessante, tuttavia in un film diventa ripetitivo e dopo un po’ questo meccanismo è scontato. L’operazione rimane colta, ma senza emozioni e senza fascino.

La stessa cosa è accaduta anche per “Il primo re”, un film particolarmente interessante e particolarmente coraggioso di Matteo Rovere, con una intenzione secondo me estremamente lodevole e anche suggestiva che tuttavia ad un certo punto pecca di eccessiva “serietà” storica. Infatti, dopo un inizio di grande suggestione in cui questa cultura pagana, questo Lazio ancora selvaggio e primitivo in cui i nostri protagonisti, che saranno poi i fondatori di Roma, si muovono in maniera quasi confusa e disperata cercando di interrogare gli dei e la vita, cercando di capire e di uscire da questo deserto di possibilità che ancora non ci sono, senza sapere da che parte andare quindi confondendosi fra magia e abilità venatoria, da un certo momento in poi il racconto si piega su se stesso e questa ricerca filologica diventa quasi fine a se stessa, facendo perdere forza e credibilità ai personaggi, che secondo me avrebbero avuto bisogno di uno slancio maggiore avrebbero avuto bisogno di un impatto più eroico e soprattutto più corale.

Playlist film

L'ufficiale e la spia

  • Drammatico
  • Francia, Italia
  • durata 126'

Titolo originale J'accuse

Regia di Roman Polanski

Con Jean Dujardin, Louis Garrel, Emmanuelle Seigner, Mathieu Amalric, Grégory Gadebois

L'ufficiale e la spia

In streaming su Now TV

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Rilevanza: 1. Per te? No

The Irishman

  • Biografico
  • USA
  • durata 210'

Titolo originale The Irishman

Regia di Martin Scorsese

Con Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci, Harvey Keitel, Jesse Plemons, Bobby Cannavale

The Irishman

In streaming su Netflix

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Rilevanza: 1. Per te? No

Il traditore

  • Drammatico
  • Italia
  • durata 135'

Regia di Marco Bellocchio

Con Pierfrancesco Favino, Maria Fernanda Cândido, Luigi Lo Cascio, Fabrizio Ferracane

Il traditore

In streaming su Rai Play

vedi tutti

Rilevanza: 1. Per te? No

La favorita

  • Biografico
  • USA
  • durata 120'

Titolo originale The Favourite

Regia di Yorgos Lanthimos

Con Olivia Colman, Rachel Weisz, Emma Stone, Nicholas Hoult, James Smith, Joe Alwyn

La favorita

In streaming su Disney Plus

vedi tutti

Rilevanza: 2. Per te? No

Martin Eden

  • Drammatico
  • Italia, Francia
  • durata 129'

Regia di Pietro Marcello

Con Luca Marinelli, Jessica Cressy, Vincenzo Nemolato, Marco Leonardi, Denise Sardisco

Martin Eden

In streaming su Amazon Video

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Rilevanza: -1. Per te? No

Il primo Re

  • Drammatico
  • Italia, Belgio
  • durata 127'

Regia di Matteo Rovere

Con Alessandro Borghi, Alessio Lapice, Fabrizio Rongione, Massimiliano Rossi, Tania Garribba

Il primo Re

In streaming su Rai Play

vedi tutti

Rilevanza: 1. Per te? No
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