Divisi in due gruppi - quello delle opere che hanno cercato di sfruttare la festa di Ognissanti anticipando l'uscita al mercoledì, e quello delle ordinarie uscite di giovedì - la lunga di film in uscita non ha titoli capaci di scalare la vetta del botteghino, che ancora una volta sarà contesa tra Thor e It. Lo si vede già dal fatto che nessuno di questi può vantare una distribuzione superiore ai 300 schermi e con questi numeri - è chiaro da anni - si è destinati a dover già essere felici se l'incasso del primo weekend raggiunge il milione di euro.
Tuttavia la scelta è ampia e la distribuzione più omogenea, e anche titoli sicuramente più difficili per il mercato - come il nuovo lavoro dei Fratelli Taviani, che avrà una settantina di sale - e non sono poche. Certo non competono con le 200 per il nuovo film di Moccia né con quelle dei due film d'animazione di questa settimana, che viaggiano al di sopra delle 200. Ma è il mercato e non si può contestare.
Sorte peggiore tocca ai due film italiani - Finché c'è prosecco c'è speranza e Gli asteroidi - che ci piacerebbe avessero goduto di un po' più di fiducia: il primo avrà dalla sua 35 schermi, il secondo una decina.
L'ottavo capitolo della saga dell'enigmista torna, ponendosi come continuazione del film del 2006 - Saw III, l'enigma senza fine - dove Kramer, il pericolo psicopatico serial killer della saga. Veniva dato per morto. Chi è allora l'assassino responsabile di una nuova serie di morti il cui modus operandi è in tutto e per tutto simile a quello di Kramer?
La prima proposta di animazione della settimana ci offre la storia di George Beard e Harold Hutchins, due piccoli e creativi amici che trascorrono il loro tempo libero nella loro casa sull'albero a creare fumetti con protagonista un improbabile supereroe: Capitan Mutanda. Finiranno per renderlo reale con una indesiderata ipnosi operata sul loro preside.
La seconda proposta è invece il ritorno sulle scene di Mazinga Z, il personaggio del manga nato negli anni '70 e che ha avuto sin qui lunga vita, declinata in fumetti come in serie animate e film, oltre che in vari spin off.
Il giallo britannico per eccellenza è quello firmato da Agatha Christie, imbattuta regina, più e più volte portata sul grande schermo con i suoi capolavori più noti. Questo invece. che ora trova un adattamento tra le mani di Gilles Paquet-Brenner, è uno dei suoi romanzi forse minori e che tuttavia lei ha più volte ribadito fosse tra i suoi preferiti. Oltre a questo, a motivare ancor più è il cast che comprende nomi notevoli, tra i quali spiccano quelli di Glenn Close, di Christina Hendricks e del giovane Max Irons
Webb, regista di successo (500 giorni insieme, The Amazing Spider-Man) si confronta con una storia domestica, piccola e tenera come può essere la relazione di uno zio single che cresce la propria nipote, ma che diventa drammtica quando il talento matematico della ragazzina la mette sotto i riflettori, creando una crisi familiare. Nei panni dello zio, Chris Evans, alias Capitan America.
Haznavicious - celebrato premio Oscar per quell'opera calligrafica ma assai ben realizzata che era The Artist, poi quasi lapidato per The Search - ha il coraggio di andare da tutt'altra parte e si ispira alla vita di uno dei Maestri del cinema, francese e non, per offrirci il ritratto di una figura fondamentale del cinema e della cultura europei del dopoguerra, per quanto controversa e piena di spigoli.
Torna Federico Moccia, regista di una commedia giovanile su una scolaresca in gita di classe che deve misurarsi con il malfunzionamento del cuore sociale generazionale: il telefonino.
Debutta alla regia Antonio Padovan (le cui origini venete sono evidenti, ma la cui formazione cinematografica è stata newyorkese) e lo fa portando sullo schermo un giallo legato appunto al territorio veneto con attori e altre maestranze locali (anche di grido e spessore, vedi alla voce Battiston). Un film che strizza l'occhio al poliziesco ma si sposta dalla città nelle campagne e che gode già di ottime recensioni.
Tra i più realistici film del genere catastrofista, se non altro perché la fine descritta come imminenente è semplicemente nella meteorologia, il film di Dean Devlin immagina un futuro in cui, in seguito a una serie terribile di disastri naturali, le maggiori potenze mondiali hanno definito la realizzazione di una complessa rete di satelliti in grado di controllare le condizioni climatiche e garantire la sicurezza dei cittadini. Ovviamente qualcosa non va come i potenti si erano immaginati....
Isipirato a un romanzo di Fenoglio ambientato, naturalmente, ai tempi della guerra e nel mondo dei partigiani, Il film dei Fratelli Taviani, che punta anche sulla presenza di Martinelli - ormai attore di punta della scena italiana - , racconta di un dramma personale e sentimentale che si innesta nel periodo storico, in un momento in cui le scelte dell'individuo erano necessariamente anche governate dai grandi eventi del tempo.
Con Riccardo Frascari, Nicolas Balotti, Adriana Barbieri, Alessandro Tarabelloni
Germano Maccioni, attore teatrale di lunga esperienza e sin qui autore di una serie di opere - tra corti e documentari - centrati soprattutto sullla scena e sul territorio bolognese ed emiliano, ambienta proprio nella pianura emiliana - devastata dalla crisi economica - un romanzo di formazione di tre giovani le cui orbite seguono tragitti imprevedibili e precari.
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