Immaginate, solo per qualche secondo, come sarebbero stati gli ultimi centovent'anni di cinema senza uno straccio di accompagnamento musicale. Per alcuni potrebbe risultare piuttosto faticoso rendersene conto così, su due piedi, ma la verità è che la colonna sonora costituisce un elemento essenziale, per non dire basilare, di un film. Di un qualsiasi film, anche di quello più misero e scadente.
Durante questo mio primo anno e mezzo di utenza nel sito FilmTv, ho potuto constatare che anche nelle recensioni più esaurienti e dettagliate ciò che molte volte manca è proprio un riferimento (anche piccolo) alle musiche dei film analizzati. Ed è un male.
Non va infatti dimenticato che il film è per definizione un prodotto audiovisivo. Magari non lo era negli esordi (all'alba della Settima Arte, come ben sappiamo, i film venivano infatti proiettati muti, senza nessun accompagnamento), ma negli anni e nei decenni l'importanza rivestita dalla musica è cresciuta in costante progressione diventando fondamentale per la costruzione stessa dell'emozione (che sia essa gioia, paura, suspense o sorpresa), obiettivo primo del cinema.
Perciò, unicamente per restituire il giusto valore alle musiche nei film, ho deciso di varare un ciclo di playlist con protagonisti tutti i più grandi autori di colonne sonore di ieri e di oggi ciascuno accompagnato dai lavori che lo hanno reso celebre o che ho più apprezzato io a livello personale. Tuttavia, ognuno di voi avrà la sacrosanta possibilità di votare le colonne sonore di quello specifico compositore o musicista che gli sono più piaciute o che hanno in qualche modo rappresentato qualcosa di speciale per lui; o di aggiungere alla play colonne sonore di film che io magari non avevo ingiustamente preso in considerazione. Quindi, all'uscita della play successiva, scopriremo qual è la colonna sonora di quel compositore più apprezzata dagli utenti. E poi, sotto con un altro grande artista!
Nel corso di queste due settimane, tra le dodici canzoni originali da me proposte nella puntata speciale del ciclo ad esse interamente dedicata, gli utenti hanno preferito Don't You (Forget About Me), celebre colonna sonora di Breakfast Club (1985), che ha ottenuto un totale di 3 preferenze.
Naturalmente la prima (John Williams) e la seconda (Ennio Morricone)playlist sono sempre a disposizione di tutti coloro che se le siano perse, che non hanno avuto tempo di aprirle o che volessero ascoltare un po' di musica senza tempo.
Ringrazio ancora una volta tutti quelli che hanno voluto contribuire, con voti, commenti, pareri e suggerimenti, che anche stavolta saranno più che graditi!
Come promesso, questa settimana è il turno di un altro grande compositore statunitense: il bravissimo ALAN SILVESTRI! :-)
Una di quelle colonne sonore che hanno tracciato un solco eterno nel fasciame del cinema di ogni tempo, emblema della potenza che solo una sala buia con un proiettore, uno schermo e la magia di un film è capace di evocare.
E per gli appassionati, ecco una particolarissima versione della colonna sonora di Ritorno al futuro!
Predator è un vero e proprio simbolo della fantascienza degli anni Ottanta; simbolo che Alan Silvestri e il suo supporto musicale hanno contribuito in parte a costruire/alimentare.
I gradevoli brani strumentali di Silvestri sono la classica "ciliegina sulla torta (nuziale)" del simpatico remake intrepretato da Steve Martin del film di Vincente Minnelli con Spencer Tracy.
Il solenne "tema dei Vedicatori", presente anche nel sequel Age of Ultron (riorchestrato da Danny Elfman e Brian Tyler) è assolutamente aderente al clima super-eroico respirabile nel popolare cross-over Marvel.
Alla colonna sonora del primo film di Zemeckis, assieme alle godibili musiche di Alan Silvestri (qui sotto il brano dei titoli di coda), avrebbe dovuto far parte anche il brano Romancing the Stone ideato e cantato per l'occasione da Eddy Grant. Che fu poi però escluso dal prodotto finito.
La delicata e stupenda musica del primo lungometraggio in performance capture, diretto sempre da Zemeckis, avvolge di gioia e calore anche i cuori più duri e insensibili.
Infinita la gamma di emozioni che sa sprigionare il tema portante (chiamato Feather theme) della colonna sonora di un autentico capolavoro moderno, acme del sodalizio tra un regista e un musicista rimasti bambini.
E, per chi avesse il desiderio di ascoltarla, ecco anche l'intera soundtrack di Forrest Gump.
Cala il tramonto, e le creature di cera del Museo di Storia Naturale di New York sembrano prendere vita proprio grazie all'incanto delle splendide musiche del Nostro.
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