Con un giorno di anticipo sulla norma settimanale, ecco i film che occuperanno le sale per questo Natale. La grande attesa per il nuovo primo capitolo della trilogia sequel di Star Wars si concretizza con un gran numero di schermi dedicati a Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza: 850, tanti ma non tantissimi se si pensa che il film di Checco Zalone, Quo vado (in uscita il 1° gennaio), è previsto in più di 1000 schermi (dicono addirittura 1500 ma si attende conferma).
Il cinepanettone di rito tradizionale, Vacanze ai Caraibi, compete invece con 600 schermi, mentre quello di rito alternativo, Natale col boss, ne avrà 500 circa.
Viaggiano insieme intorno ai 300 schermi il nuovo film di Woody Allen e quello di Steven Spielberg, mentre il film di Sokurov, Francofonia, ne avrà giusto una decina.
Da registrare anche che Perfect day, uscito in una manciata di sale la scorsa settimana, aumenta il numero di schermi portandosi a 65 grazie al successo registrato nello scorso weekend, che lo ha portato ad avere una media copia molto alta.
Sono trascorsi trent'anni dalla caduta dell'impero ... e ne sono passati invece dieci dall'ultimo film della grande saga di George Lucas, che questa volta si distacca (con una certa violenza) dal progetto e abbandona il tutto nelle mani della Disney e di JJ Abrams che firma così il primo capitolo di una nuova trilogia (gli altri due episodi saranno in uscita il 2017 e il 2019, mentre altri tre spinoff usciranno alternati negli anni pari). Nuovi personaggi si alternano ai vecchi (che riapaiono per dare un minimo di contunità). Che l'abboffatta sia con voi.
Il rito laico celebrato comme-il-faut: con Neri Parenti alla regia, il faccione italico e abbronzato di Christian De Sica, il set vacanziero e colorato e la parata di comprimari guidati da una bellona (ilaria Spada). Gli anni passano un po' per tutti, e si vede, but the show must go on. Il cinepanettone numero 1, anche quest'anno, è in tavola.
Il secondo cinepanettone del 2015 è questo di Be Biasi: protagonisti Lillo e Greg - affiancati da Paolo Ruffini e Francesco Mandelli e da altre varie comparsate - nei panni di due poliziotti, ovviamente scombinati, sulle tracce di un pericoloso quanto misterioso boss della mala.
È "a pezzi" il protagonista del nuovo film di Allen, interprtetato questa volta da Joaquin Phoenix: un uomo irrazionale preda della depressione e incapace di ritrovare l'ispirazione vitale che si incammina in un percorso tortuoso e pericoloso. Allen da tempo alterna opere decisamente minori a zampate ancora capaci di graffiare. In genere ormai il lato minore è quello comico e leggero, mentre quello drammatico - ed è questo il caso - lo risolleva.
È la quarta volta che Tom Hanks e Steven Spielberg fanno coppia: e questa volta il set è drammatico come lo fu nel film di esordio della loro collaborazione, con Salvate il soldato Ryan (e diversamente da Prova a prendermi e The terminal). Lo sfondo è quello della guerra fredda e la storia è vera: quella di un avvocato americano ingaggiato nella difesa processuale di una spia russa che prende molto sul serio il proprio incarico fino a infilarsi una complessa trattativa tra servizi segreti. Sceneggiatura firmata dai fratelli Coen.
Con Louis-Do de Lencquesaing, Benjamin Utzerath, Vincent Nemeth, Johanna Korthals Altes
Presentato in concorso al festival di Venezia, non ha portato a casa nessun premio ma il plauso di molti recensori. Il film di Sokurov è un documentario sui generis, che mescola stili e linguaggi e che nel raccontare dell'anomala collaborazione tra un francese e un nazista chiamati a preservare il patrimonio del Louvre durante la guerra articola una riflessione sul rapporto tra arte e potere. Nelle sale da domani, 17 dicembre.
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