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Il primato spetta al film del 1989, perché, prima di quell'anno, Batman al cinema e in tv era visto solo come eroe solare ed un pò panciuto, che scazzottava i suoi nemici (fra cui, un Joker coi baffi) assieme al suo noiosissimo partner col costume giallo-rosso-verde, Robin. Tim Burton, pur non dirigendo un film tutto suo, ma voluto dagli allora capoccia della Warner DC, inserisce l'oscurità nel mondo mediatico di Batman, fa interpretare ad un attore brillante che non ha mai letto nulla di Batman (Micheal Keaton) il ruolo del protagonista, toglie dalla sceneggiatura Robin ed impiega un Jack Nicholson come Joker, visto come delirante clown del crimine. Fra i due, c'è la fotografa Vicky Vale di Kim Basinger, per dare un tocco rosa ad una guerra fra due psicopatici mascherati che si contendono gli onori della gente di Gotham city. Batman è già "al lavoro" da un pezzo quando inizia il film, Burton dedica alla sua origine solo una sequenza, quella della morte dei genitori, ma fa del Joker il vero assassino degli Wayne (oggi una trovata audace, ma all'epoca poteva funzionare, visto che il franchise, inizialmente, doveva fermarsi al capostipite). Il film s'ispira alla miniserie  "BATMAN ANNO UNO", di Frank Miller, e al fumetto  "BATMAN THE KILLING JOKE" , di Alan Moore. Morale della fiaba: Nicholson batte Keaton in popolarità e simpatia e gli frega tutto il film. Grandi incassi, per l'89-90, e miglior bat-mobile di sempre.  Senza questo film, che restituisce a Batman la sua iniziale oscurità, saremmo ancora ad Adam West...Altro che Chris Nolan, eh, si!   

Tim Burton riesce a raggiungere, con una favola nera delle sue, gli stessi traguardi che raggiungerà Nolan 15 anni dopo! E' vero che abbiamo un Pinguino che è un freak, una Catwoman che è una zombi e una Gotham city natalizia e cupissima che sembra la Metropolis di Fritz Lang, ma questo è il mondo cinematografico di Tim Burton, baby, o lo apprezzi, o ti vai a rivedere i telefilm di Batman che fanno ridere del 1966-68 (o vedi la trilogia di Nolan e stop)! Burton se ne frega di fare uno spettacolo per famiglie, come farà Nolan 15 anni più tardi, dirige un bat-film adulto con tre uomini-bestia che si combattono come polli in un'arena, e fa bene. Bravissimi Micheal Keaton, Michelle Pfeiffer e Danny de Vito, a cui si aggiunge Christopher Walken, che è il vero cattivo del film. Negli anni'90, il pubblico era diverso da quello di oggi, cercava in Batman un intrattenimento dark, ma per famiglie, Burton, invece, fece quello che ha voluto, anche perché istigato dalla stessa Time Warner/Dc Comics (dopotutto fra il primo film e il secondo bat-film c'è "EDWARD MANI DI FORBICE" che lo ha reso ancora più prodigio di quello che era nel 1989),  tanto che straccia la prima sceneggiatura di "BATMAN, IL RITORNO", preferisce i set di Los Angeles a quelli londinesi di tre anni prima e  si rivolge ai suoi fan, che non sono certo le famiglie americane coi bambini piagnucolanti per "l'orribile" Pinguino di de Vito e i lettori di fumetti delusi dal fatto che Burton non si è attenuto ai fumetti. Cosa mancava a Tim Burton, rispetto a Chris Nolan? Gli incassi stratosferici e le sale americane piene, ecco cosa ("BATMAN, IL RITORNO" ha incassato meno del film del 1989 e questo per gli americani fu un campanello d'allarme, tanto che scelsero Joel Schumacher per il terzo film, promuovendo - o dovrei dire bocciando - Tim Burton a ruolo di produttore)! Eppure, il suo ultimo bat-film, è un capolavoro gotico di rara bellezza, anche se è molto meno realistico del primo!

Chris Nolan, dopo aver scaldato i motori con "BATMAN BEGINS", entra nel vivo della sua trilogia, col suo capitolo più riuscito in fatto di sceneggiatura (gli incassi, che sono comunque altissimi, sono inferiori a "IL CAVALIERE OSCURO IL RITORNO"). Elimina quasi del tutto la componente fumettistica, fa del Joker di Heath Ledger un agente dell'anarchia, del Due Facce di Aaron Eckhart un folle ancor prima che gli brucino mezza faccia,  del commissario Gordon di Gary Oldman un poliziotto alla Cattani di Michele Placido e di Batman un cavaliere oscuro che, pur d'incastrare i suoi nemici, va altre la sua morale. Bellissimo gangster movie alla Micheal Mann, con il ritorno (breve) dello Spaventapasseri di Chillian Murphy, visto in "BATMAN BEGINS", e l'oscar postumo a Ledger, perché fa del Joker quel che Johnny Depp ha fatto con Jack Sparrow, o Brandon Lee con Erik Draven. Eppure, nessuno mi toglie dalla testa che pure Jack Nicholson sarebbe riuscito altrettanto bene come Joker anarchico e super-violento, perché uno che ha girato "SHINING", secondo me, è capace di fare sia il Joker buffone, che quello del 2008. Peccato che Nicholson fosse fuori età! Bravo Eckhart, con il suo Due Facce cancella la caricatura di Tommy Lee Jones del 1995, che faceva cadere le braccia persino ai burtoniani. Maggie Gyllenhall non è bella quanto Katie Holmes, ma è decisamente più brava, nel ruolo dell'avvocatessa Rachel Dowes. Eh, si, gran bel film davvero, ma si merita il bronzo per me. 

Quel che frega quest'ottimo film è che tutte le smentite di Nolan  dette in pre-produzione si avverano (vedi il giovane poliziotto di Joseph Gordon-Levitt che è Robin e diventa il nuovo Batman, la bella imprenditrice Marion Cotillard  che è la figlia di Ra' Al Ghul e l'amante di Bane e il ritorno (breve) di Liam Neeson nel ruolo di Ra's Al Ghul), però c'è la migliore Catwoman di sempre, Anne Hathaway, perché ladra acrobata e non zombi, un Bane veramente spaventoso, grazie ad un Tom Hardy che non è certo un wrestler scemo, come quello del film del 1997, e un Christian Bale che fa del suo Batman spezzato nella schiena e nell'onore, l'immagine della rivolta di una Gotham city in mano agli anarchici e ai criminali (peccato che mascherato appaia poco). In parte Gary Oldman, sprecato Micheal Caine che si defila dopo un'ora di film, sempre bravo Morgan Freeman. Ottimo il finale, peccato per la resa dei conti ambientata di giorno, visto che Batman agisce di notte. Collegamenti voluti a "BATMAN BEGINS", incassi stepitosi, ma sceneggiatura molto meno riuscita di quella del 2008.   

Romanzo di formazione, con addestramento jedi. Ottimo il cast, ma è il bat-film meno riuscito di Nolan.