Fu a maggio di quest'anno che il mio amico Simone mi disse di essersi comprato il box in blu ray dei film di James Bond uscito per il cinquantennale ed io ero per caso interessato a guardarli insieme a lui? Dissi di si subito. Un pò perché adoro fare le maratone cinematografiche e un pò perché adoro la saga di 007 e alcuni episodi ancora mi mancavano. E l'idea di vederseli tutti a partire dall'inizio, rivedere quelli giù visti tempo fa...insomma, partimmo verso la metà di maggio con "Licenza di uccidere" ed abbiamo finito qualche giorno fa con "Skyfall". 24 film compreso anche "Mai dire mai" il remake apocrifo di "Thunderball" uscito nel 1983. E durante questi mesi è successa una cosa bella e piacevole. La saga di Bond mi ha ridato, almeno per quanto riguarda questo caso, il desiderio di esprimere un opinione come si rispetti e non solo dire "questo film mi è piaciuto, questo film non mi è piaciuto" ma poter spiegare anche il perché con delle motivazioni forti e sicure. Non solo, ma ho scoperto un rinnovarsi dell'interesse per questo personaggio che mi ha portato recentemente anche a leggermi i romanzi di Fleming, poter fare un confronto tra un episodio della saga ed un altro, capire quali, secondo il mio punto di vista fossero i punti forti ed i punti deboli dei film. Ed in questi mesi fatti d'incertezze personali, vicessitudini varie è stato bello poter ritrovare un motivo per scrivere, pensare, riflettere, argomentare, criticare. Aggrapparsi ad una piccolezza forse, ma una piccolezza che diventa gigantesca se è utile per stare bene. In questa playlist ho segnalato quale fosse il miglior film per ogni attore che ha interpretato Bond ed in più ho aggiunto delle note e delle caratteristiche per ognuno di essi. E' una playlist sui volti di Bond e e sulla sua impronta, su chi è stato bravo e chi meno bravo. Niente classifiche sulle più sexy Bond Girl, sui nemici più malvagi, sulla colonna sonora più bella (ma una top 5 sul fondo, quella l'ho fatta), sui titoli di testa più suggestivi, sui gadgert più spettacolari. Non credo di avere la memoria sufficente per ricordarmi tanti di questi particolari, dovrei visualizzare ogni film almeno un altro paio di volte. Solo il volto, ma anche le sue sfumature, i suoi tratti, la sua forza, la sua debolezza. Scusate se è poco ma questo stanotte sento che mi verrà meglio fare. Dedico questa playlist alle persone che hanno apprezzato le mie recensioni su 007 e a chi le apprezzerà (SE le apprezzeranno), a chi sarà contrario, all'utente Maso con cui condivido alcune opinioni su certi episodi ed al mio amico Simone ed alla sua casa, i suoi nachos con la salsa piccante, la coca cola (io), la birra (lui), le decine di sigarette fumate ed il suo gatto nero venuto più di una volta a romperci i coglioni. Ed ovviamente a lui, ad uno dei miei personaggi preferiti di tutto il cinema: Bond, James Bond.
ERA CONNERY - IL MITO: Agilità, carisma, fascino, humor sottile, forza, astuzia, gran portamento. Connery le aveva tutte queste qualità, è stato il primo e, a detta della quasi totalità, il migliore. Connery è l'icona, il simbolo. 6 episodi di un modo di fare Bond che trasuda fascino, possiedono l'aria del mondo a parte, del progresso tecnologico che avanza, del futuro in cui è tutto è possibile, della speranza di un mondo migliore, dell'eterna lotta del bene contro il male ma resa come un avventura di quelle che si sognano di vivere. Avventure e che avventure. Dei 6 film interpretati dall'attore scozzese molto belli sono anche "Si vive solo due volte" (1967) e "Dalla Russia con amore" (1963). Leggermente inferiori "Thunderball - Operazione tuono" (1965), "Una cascata di diamanti" (1971) e "Licenza di uccidere" (1962) che, nonostante alcuni punti che passano alla storia, pecca nella sua aura da prototipo, da partenza. Comunque sia si tratta di inferiorità di poco conto. Connery non ha mai deluso. Di questo possiamo starne certi.
ERA LAZENBY - L'INCOMPRESO: Pare una battuta dire che il miglior film di Lazenby sia "Al servizio segreto di sua maestà" in quanto questo è il suo unico film da 007. Fosse stato un brutto episodio probabilmente non l'avrei messo. Ma questo film è la vetta più alta e bella della saga insieme a "Skyfall" (secondo chi scrive). Lazenby è Bond in un film moderno, troppo avanti per l'anno del suo approdo al cinema. Adesso è possibile apprezzarlo. Lazenby non è perfetto, ha una presenza un pò semplice e senza particolare fascino ma il suo 007 con una nota cazzona in più funziona e lascia dietro di se delle piccole grandi rivoluzioni tutte insieme. Una su tutte, la più grande in assoluto: Bond non è un supereroe ma un essere umano capace di uscire sconfitto dalla vita e di provare dolore senza poter reagire e che può solo piangere. E' una cosa alla fine solo abbozzata ma spianerà la strada a ciò che è oggi il personaggio dell'agente segreto. Un gioiello sottovalutato e osteggiato ingiustamente. Vi consiglio di riscoprirlo perché ne vale la pena.
ERA MOORE - IL SIMPATICO: L'interprete di Bond più longevo, ben 7 film in tutto. Aria totalmente e puramente "english", Moore fa da ponte ad un diverso modo di fare 007, che col passare degli anni porta nei suoi film sempre più dosi di spettacolarità. Ha compensato il suo aspetto non propriamente combattivo con un senso dell'umorismo micidiale smorzando i toni del suo personaggio e portandolo ad un livello più familiare. Per quanto questa caratteristica sia talvolta troppo esagerata ha sempre funzionato anche se purtroppo a Moore è sempre mancato IL film per eccellenza che facesse la differenza. Ha fatto grandi cose ma mai nessuna che meritasse l'immortalità a dispetto del collega Connery. Degli altri episodi bello "Octopussy" (1983), meno riusciti "L'uomo dalla pistola d'oro" (1974), "Solo per i tuoi occhi" (1981) e "Bersaglio Mobile "(1985). Molto mediocri il fantascientifico "Moonraker" (1979) ed il brutto esordio "Vivi e lascia morire" (1973) che però possiede la più bella colonna sonora dell'intera saga.
ERA DALTON - L'AVVENTURIERO: Di tutti gli attori che dettero il volto a Bond, Dalton è quello che meno di tutti è riuscito ad imprimere il suo marchio di fabbrica. Nei soli due film che interpreta è tutto e non è nulla, ricorda un pò questo e un pò quello. Come le sue pellicole. Sono due buone prove e discretamente interessanti ma mancano di un protagonista concreto come lo sono stati i suoi predecessori. Dei due episodi ho scelto "Vendetta privata" per una nota interessante che la storia possiede altrimenti non c'è nessuna differenza sostanziale tra esso e "Zona pericolo" (1987). Un avventuriero appunto, un personaggio che potrebbe essere chiunque perché ti rimane poco o nulla del suo essere James Bond. Tuttavia un riconoscimento lo merita, ovvero quello d'introdurre in 007 una nota di tristezza, cupezza, aria malinconica. Come vent'anni prima ma questa volta non in una sola scena ma nell'intera pellicola. Ancora più ombre che scalfiscono la sua aura dorata, ombre che si porta appresso ogni giorno che passa.
ERA BROSNAN - IL SUPEREROE: Il secondo Bond perfetto da un punto di vista estetico: bello, seducente, abile, impeccabile. Semplicemente perfetto. Ma il male dei 4 film di Brosnan è questa perfezione estrema. Vengono confezionate storie dove Bond non può non risultare bello e perfetto in qualunque contesto, ordinato e preciso in qualunque situazione, anche la più drammatica. Siamo all'apoteosi dello spettacolo, della tamarraggine, dell'esagerazione. Storie da fumetto, puro blockbuster, nessuna traccia di umanità. Il Bond di Brosnan si trasforma in un invincibile spia degna di una testata Marvel dove solo il fare di più ad ogni missione e ad ogni situazione lo contraddistingue. Degli altri suoi film passabili "Il domani non muore mai" (1997) e "Il mondo non basta" (1999) mentre "La morte può attendere" (2002) è solo immondizia pura e pure offensiva, in quanto film del 40° anniversario di 007, poiché mette in atto un processo di anonimizzazione a cui si tenta di compensare con effetti speciali fuori luogo e trovate sbagliate e stupide.
ERA CRAIG - L'UMANO: Craig è dolore, sangue, occhi spenti, barba incolta, alcool, tormento. L'attuale interpete di Bond è la cosa più bella che la saga potesse mai sperare di ricevere. Un personaggio vero, crudo, non un eroe ma quello che è realmente: un assassino per conto del suo governo. Craig è la rivoluzione con i modi di dire di Bond e le sue cose tipiche che vengono ignorate, ribaltate, cambiate, ma mai perdute. Però rinnovate, finalmente. Storie che finalmente amalgamano azione e passione, spettacolo e anima. "Skyfall" è il capolavoro perché ha tutto: trama, ottimo sviluppo, colpi di scena azzeccati, un nemico stupendo, citazioni intelligenti una colonna sonora incantevole. Degli altri film "Quantum of Solace" (2008) è leggermente minore mentre "Casino Royale" (2006) è un altro straordinario piccolo capolavoro. L'augurio che si può fare per il 2015, anno di uscita dell'episodio numero 24, è che si mantenga su questa strada, con uno sguardo sull'orizzonte del passato e un grandissimo, coraggioso slancio verso il futuro.
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