Questa è una raccolta dei personaggi introdotti dalla loro dipendenza da alcool, tra depressione, dramma, riso e allegria: non saranno gli sconfitti di Hemingway o i gibboni di Bukowski, ma...
Paul Newman nel film che ha bruciato litri di bourbon in olocausto alla dea della rivalsa, della sfrontatezza, la signora inclemente che macchia il derma dei vent'anni e riduce alla (momentanea) impotenza nei confronti della vita. Prima di The Terminal, lo schiavo di iun luogo, di un'idea e di un modo di vivere era Newman.
Nel tratteggio grossolano (e fine) di un'orgia alcolica, il film annovera col miglior Cage di sempre, un'erode che se li prende tutti: non i bambini, ma i bicchieri. C'è, nella lirica decadente di questa pellicola, un'aria di lesa maestà, di un delitto troppo precedente e troppo insanabile, connaturato nell'uomo, quasi facesse parte del suo corredo genetico.
Giamatti rules. E' sempre stato portato per un ruolo da mattatore, e qui gliel'hanno dato. Non che abbia particolari qualità, anzi, appare piuttosto una persona mediocre, schiava senza un vero germoglio interiore, ma è proprio questo suo "aggirarsi" da protagonista nell'olimpo dell'umanità che lo rende il suo prometeo, il profeta della liberazione come rivoluzione permanente (e autodistruttiva). Solo che al posto del fuoco porta del whisky.
Impacciato avvocato di sè stesso, sacco di letame che dorme o sul cavallo o tra gli insaccati, Jeff Bridges è la Niobe della musa alcolica. Già abbastanza prolifico col suo gambler di Crazy Heart, nel suo petto scorre il sangue maccarthiano pompato dalla litania "faccio quello che ho sempre saputo fare". E' questo l'amen dei suoi bellissimi film.
Chiaramente non si poteva tralasciare lo zio Reginaldo. La commedia familiare sforna questo siparietto molto pertinente e diroccato del malconcio ocone ruspante alle prese coi paradisi artificiali. Tutto sommato c'è sempre la croce rossa delle nipotine Adelina e Guendalina Blablà.
E come non ripensare a Bluto??? "Il Bar!!! Hanno preso anche il bar!!!". Di culto ogni sua scena, in cui non è mai sobrio. "Agguantate una birra, non vi costa niente", o la storica scolata "don't take a breath" del jack daniels. Imperdibile bandiera della rivoluzione, icona che ha ammaliato generazioni, Belushi ne è stata la vittima reale.
Piccola "That's all folks" cogli animaletti di Bianca e Bernie. Quando l'albatross finisce nella palude i nostri eroi conoscono loro simili che li inziano ai piaceri dell'etilismo. Come disse Brad Pitt a Inglorious Basterds, "un uomo che contrabbanda dalle mie parti è un uomo che campa coi soldi del liquore fatto in casa". Il nostro Bernie la sfanga e trova anche un cuore da leone, grazie a cui ammalia la morgana di tutte le topoline.
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