Con Franca Parisi, Frank Sherman, Maria Kiriakis, Peter Hunter, Roland Bryan
Bruno Mattei, compianto artigiano del trash, che ha concluso la carriera negli anni '00 del nuovo millennio con alcuni dei peggiori straight-to-video girati in digitale del cinema italo-americano (LA TOMBA ancora si salva, MONDO CANNIBALE è inguardabile!), ha attraversato gli anni '80 con film di culto dignitosi (VIRUS, RATS, etc...), aveva esordito nel 1970 con un delicato film d'autore molto ben confezionato: ARMIDA, IL DRAMMA DI UNA SPOSA, che racconta un menage a tre sullo sfondo della guerra.
Con Winona Ryder, Christian Slater, Shannen Doherty, Lisanne Falk, Kim Walker
Non che i successivi film di Michael Lehman siano brutti, ma mai più ha più raggiunto i picchi di capolavoro del suo esordio: il magnifico SCHEGGE DI FOLLIA!!!
Con Irene Papas, Philippe Leroy, Frank Wolff, Gabriele Tinti, Marco Stefanelli
Post atomico d'autore, fa parte di quella schiera di catastrofici sessantottini che fanno riflettere (di questi fa parte il celebre IL SEME DELL'UOMO di Marco Ferreri). Dirige Bruno Gaburro, che poi si specializzerà in commedie ed erotici di dubbia riuscita.
Con Max von Sydow, Pelle Hvenegaard, Björn Granath
Esordio del fido collaboratore di Bergman, Billie August. Buon film elegante che conferma quanto imparato dal maestro. Anche i suoi successivi lavori manterranno l'eleganza del cinema d'autore. Difetteranno, purtroppo, quasi tutti (a parte, forse, solo, CON LE MIGLIORI INTENZIONI del 1992) a livello di sceneggiatura (vedere per credere lo scempio al bel romanzo LA CASA DEGLI SPIRITI di Isabel Allende!).
Con Lee Horsley, Kathleen Beller, Simon MacCorkindale, George Maharis
Adesso Albert Pyun dirige anche tre o quattro film all'anno. Peccato che molto spesso li giri male. Tutt'altra musica per questo piccolo gioiello, un fumettone stile CONAN IL BARBARO molto bello!
Bellissima storia di disagi giovanili nel racconto di un ragazzo che vorrebbe cambiare vita ma il passato, crudele, lo insegue. Forse mi sbaglio, ma non risultano tanti altri lavori del regista Jean Claude Lauzon (un titolo per il cinema, LEOLO, del 1992 e, forse, qualcosa in televisione).
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