Sono d’accordo con Victor Hugo … la musica esprime ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio (Canti del crepuscolo 1835).
Ognuno di noi ha un proprio non detto, una armonia di sé. Ognuno di noi assegna al proprio silenzio un significato o un sentimento. Così per me il divino è Bach (Jesus Bleibet Meine Freude, con oboe solista) l’eleganza è Trumpet Voluntary di Clarke (adoro la tromba, il suo vasto registro, le sue innumerevoli possibilità espressive e sfumature) la tensione la Sarabande di Handel, la leggerezza Mozart, tutto Mozart (da il Flauto Magico, a Le nozze di Figaro, ai concerti solisti come l’allegro vivace per corno No. 4 K495, o l’adagio per clarinetto K622, e ancora l’ andante per pianoforte No. 21 K467), il delirio e l’estasi Caikovskij (concerto per piano No.1), la maestosità Mussorgskij e la sua La grande porta di Kiev da I quadri per una Esposizione, e ancora l’immaginazione Vivaldi (e dei quattro concerti per violino estate e primavera in primis). Io ho fiducia nell’uomo, perché se la mente, il cuore, lo studio, l’ingegno ed il genio possono creare tale bellezza, allora c’è speranza per tutti noi. E la speranza si rinnova ogni giorno nel lavoro dei contemporanei che nel presente creano con qualità. La musica deve molto al cinema perché tra quelli che, sono certa, i posteri considereranno capolavori ci sono pezzi pensati per il grande schermo. Ed ecco quindi alcuni titoli che io amo sia visivamente che acusticamente.
Colazione da Tiffany Cioè Henry Mancini. Che io non amo granchè, ma alcuni amici eseguono un arrangiamento de La Pantera Rosa molto swing, con grande spolvero di sordine e glissati degli ottoni. Certo Moon River sarà pure sdolcinata ma che volete che vi dica? A me piace!
Mission Su Ennio Morricone non c’è molto da dire, a lui ho già dedicato una playlist. Per me un genio musicale, forse il suo unico difetto è di essere … troppo prolifico!
Betty Blu Lo ammetto, ho dato un nome ed un cognome a Gabriel Yared solo pochi mesi fa, nel senso che alcune sue composizioni mi erano ben note, semplicemente non conoscevo il nome dell’autore. E’ molto discontinuo a mio avviso … alcuni pezzi veramente belli, altri così così (sebbene i premi, cito su tutti Il paziente inglese che a me sia come film che come musica mi fa prendere sonno! Sebbene gli attori siano tutti in palla). Va beh, parliamo degli elementi positivi … L’Amante, l’essenzialità e la complessità di un pianoforte, un’atmosfera rarefatta e fuori dal tempo e il tema C'est le Vent Betty (da Betty Blue appunto) che non commento "tecnicamente" per la mia assoluta ignoranza della chitarra (le corde in generale non è che siano il mio forte) ma che a pelle mi trasmette quel senso di dolceamaro, di sensualità ma anche di asperità e amarezza che permea il film.
Allora, se penso a Nino Rota mi viene in mente Fellini (La dolce vita, Boccaccio 70, Otto e mezzo ..). E siccome io non amo Fellini, l'accostamento non mi garba poi tanto. Certo che Amarcord, quella sua melodia così semplice eppure straordinariamente evocativa. Alle prime tre note vedo già davanti a me il mare d'inverno e non può che essere l'Adriatico. I toni del grigio (cielo e dune), il freddo, il silenzio, quella nebbiolina sottoile e l'umidità che bagna la sabbia, raccolta in cumuli alti. Mi piace ricordare la colonna sonora di Romeo e Giulietta (di Zeffirelli) ma musicalmente il suo capolavoro indiscusso, per spessore e complessità anche orchestrale, è Il Padrino. Un occhio alla tradizione (tarantella, valzer ...), grande innovazione. In perfetta sintonia con l'immagine
Cioé Andrew Lloyd Webber, il mago del musical. Come scrivere musica popolare senza tralasciare la qualità. Con grande attenzione ai dettagli, tecnici ed interpretativi. Suo anche Cats (in alcuni punti un po' mieloso, ma non male). Il film non è eccelso ma d'altronde qui il processo è inverso: l'immagine come costola dello spartito, e si vede. Per questioni di spazio cito anche Leonard Bernstein nella categoria commedia musicale (West Side Story): grande direttore (New York Philarmonic Orchestra), grande personaggio. Ometto volontariamente O'Brien perchè non amo particolarmente Rocky Horro Picture Show
Mi dispiace ma non potevano mancare i Beatles perchè sono stati sono e saranno la colonna sonora della mia vita. E non sono solo canzonette! Li lascio, li tralascio, li dimentico, li sostituisco ma loro alla fine rispuntano sempre. E le loro canzoni, cantate, solo suonate, abbozzate, storpiate, rivisitate, sempre e comunque splendide. Across the Universe l'ho visto circa tre anni fa, beh, non sarà un capolavoro ma a me è piaciuto. Lo ammetto, l'ormone fa la sua parte nella valutazione, e qui ha un nome ed un cognome, Jim Sturgess. Almeno due gli istanti visivo/musicali da ricordare: le fragole inflizate con i chiodi sulla parete (Strawberry field) e lo sguardo di Sturgess sulla Wood con Something in sottofondo
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