Dopo il numero zero dove ho fatto l’introduzione a questa serie di playlist (che non saranno sempre una di seguito all’altra ma composte di tanto in tanto, come chi ha già letto le mie play sa!) iniziamo adesso con i capitoli veri e propri. Essendo la play numero 1 la scelta della serie del quale parlare era molto difficile. Potevo iniziare con il ciclo di HALLOWEEN (la festa è quella, ma non oggi domani quindi domani…),oppure con qualche serie slasher apripista per il filone a venire o ancora con qualche classico (L’ESORCISTA? PSYCHO? DRACULA?). Ho preferito iniziare il ciclo con il buon vecchio Zio Dario (Argento! Che non è mio zio ma un modo di dire! Ah ah ah!!!) e la sua trilogia delle 3 Madri (del quale esiste anche un terzo capitolo alternativo e curioso di Luigi Cozzi dal titolo THE PROFUNDIS- BLACK CAT). Nella lista dei film citerò anche 2 pellicole che non appartengono alla serie ma per certi versi ne hanno a che fare (…E TU VIVRAI NEL TERRORE! L’ALDILA’ di Lucio Fulci e TENEBRE di Dario Argento).
Regia di Dario Argento
Con Jessica Harper, Stefania Casini, Alida Valli, Flavio Bucci, Miguel Bosé
Dopo un po’ di gialli d’autore Dario Argento si immerge nell’orrore puro prendendo spunto da personaggi dell’immaginario popolare e fiabesco (le streghe).
Regia di Dario Argento
Con Leigh McCloskey, Gabriele Lavia, Daria Nicolodi, Eleonora Giorgi, Irene Miracle
Si dice che al mondo esistano le 3 Madri e un architetto abbia costruito per loro le 3 dimore che aprono le porte all’INFERNO. Una è a Friburgo (vedi SUSPIRIA), una a Roma (in parte in INFERNO e in parte LA TERZA MADRE, una a New York (INFERNO).
Regia di Lucio Fulci
Con Catriona MacColl, David Warbeck, Sarah Keller, Antoine Saint John, Veronica Lazar
Grande film di Lucio Fulci incredibilmente simile (ma dispiace dirlo forse realizzato addirittura meglio!!!) di INFERNO di Dario Argento. Anche qui una dimora progettata sopra una delle porte dell’INFERNO si spalancherà nell’ALDILA’. Grandi allusioni e scenografie. La rivista (cartacea) Film Tv si chiede come mai nessuno consideri i 2 film (questo e INFERNO) come un lavoro analogo. Ecco appunto perché questa pellicola ha il diritto di essere su codesta play!!!
Regia di Dario Argento
Con Anthony Franciosa, Daria Nicolodi, Giuliano Gemma, John Saxon
In effetti la trama di TENEBRE nulla c’entra con la trilogia delle 3 Madri nonostante alcuni giornalisti tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 su alcune riviste ne abbiano parlato come di un seguito che concludesse una trilogia ma con trama slegata dagli altri 2 (praticamente quindi solo per il titolo, un po’ come per il ciclo animalesco degli esordi). Argento da par suo parlava di un lavoro che voleva fare (e che poi fece) intitolato LA TERZA MADRE già da 20nni. Poi, anche se TENEBRE non è nemmeno un horror (zero elementi fantastici al suo interno!!!), una sorta di spiegazione che lo accorpa agli altri film arrivò dal libro “Sex & Violence” di Roberto Curti e Tommaso La Selva che, oltre ad elencare il lunghissimo sottofondo politico del film che parla di una nazione che anticipa l’edonismo craxiano e il berlusconismo cita il significato del romanzo di Peter Neal (scrittore non esistente ma protagonista della pellicola) e cioè che le TENEBRE sono la personificazione dell’INFERNO che sta nella crisi dei valori e nella nostra mente (quindi l’assassino sarebbe un Savonarola dell’edonismo che si stava cominciando ad affermare nel Belpaese, vera e propria porta all’INFERNO della perdita di innocenza e valori!!!).
Regia di Dario Argento
Con Asia Argento, Philippe Leroy, Daria Nicolodi, Moran Atias, Valeria Cavalli, Clive Riche
Dopo quasi 20nni Dario Argento realizza il suo sogno di dare un seguito (originale!) alla trilogia con LE TRE MADRI. Purtroppo i tempi sono cambiati e questo film è lontano anni luce dai precedenti lavori della serie. Rimangono di curioso una scena finale insolita (su Nocturno ne hanno cercato 1000 significati!!!) e un alternanza di colori belli e curiosi (cosa da lodare perché ultimamente spesso mancava nel cinema in generale), splatter che ha volte sembra fine a se stesso, dialoghi strani e montaggio insolito che lo rendono simile a molti film degli anni ’80 (spesso beceri) che si vedono nelle programmazioni notturne (spesso di Italia1 Mediaset). Quindi un lavoro magari non riuscito ma visivamente interessante e piacevole come futuro (s)cult.
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