Ciao a tutti, rubo il titolo per la playlist a uno spettacolo di qualche anno fa con Elio e Le Storie Tese e Claudio Bisio (che a loro volta citavano Pirandello). In tutto il gran parlare degli ennesimi scandali
in cui pare essere coinvolto il nostro presidente del consiglio, una cosa oggi mi ha
colpito: in un intervista rilasciata al tg3 da alcuni poliziotti e rispettivi rappresentanti dei
due principali sindacati di polizia (di destra e di sinistra) tanta era la rabbia e l'indignazione
(per usare un eufemismo) che tutti avevano nel denunciare che in questi giorni sono stati usati come autisti,
chiamati da Berlusconi per riaccompagnare a casa le donzelle che fino a poco prima avevano allegramente passato
la serata con lui e i suoi amici. Un sentimento più che giusto, ma che dicevo mi ha colpito proprio perchè di solito la coesione (anche sui "piccoli" fatti senza andare su cose ancor più gravi...) è una cosa che mi pare proprio manchi al nostro disastrato paese. In un momento in cui anche i fondi destinati alla sicurezza vengono tagliati e gli agenti
sono in carenza sia di organico che di mezzi, c'è chi evidentemente pensa che con il posto di potere che si occupa sia più che lecito poter disporre a proprio piacimento delle forze di polizia, usando gli agenti come chauffeur per poter scarrozzare le proprie amichette prezzolate. La cosa ancor più scioccante il commento di una delle "passeggere", che intervistata dalla giornalista se la cosa fosse stata fatta perchè lei e le altre corressero un qualche pericolo ha più o meno risposto: "no, non ci hanno scortato per motivi seri, è stata solo una carineria. Un atto di gentilezza nei nostri confronti.." Aldilà del fatto che a questo mondo esiste un invenzione probabilmente sconosciuta al nostro premier che si chiama taxi e che si dovrebbe pagarlo di tasca propria anzichè coi soldi degli italiani e non togliendo gli agenti alle mansioni ben più importanti che dovrebbero svolgere, la cosa si commenta da sè... Tornando al discorso iniziale la cosa per una volta stupefacente è che non c'è stata, come praticamente sempre accade, la critica da parte di chi lo detesta e la difesa da parte di chi continua ad apprezzarlo, ma l'unanime e sacrosanta condanna per il suo riprovevole e irresponsabile comportamento. Le schifezze son da deprecare a prescindere da chi le commette (sia un politico di destra o sinistra), ma troppo spesso "tendiamo a dimenticarcelo" e siamo preda delle nostre partigianerie senza ammettere quel che di buono può fare (od ha fatto) un nostro avversario e al contempo invece non siamo quasi mai abbastanza critici verso lo schieramento a noi più affine, come se a sbagliare dovesse essere sempre e solo l'altro... Essendo sempre i cosiddetti "comunisti" (almeno secondo lui) a dargli addosso, mi ha fatto piacere notare che (almeno in questa occasione) un po' di unità c'è stata. Quando una cosa è sbagliata a prenderne le distanze dovrebbe essere chiunque sia dotato di buon senso e non riconducendo il tutto sempre e soltanto al colore politico. Le stronzate non sono di destra o di sinistra, son stronzate e basta.