Ieri ero a Roma, alla manifestazione della CGIL FIOM, in solidarietà alla FIOM...C'era tantissima gente, pacifica, rumorosa, che imprecava, bestemmiava (non è mai bello),, inneggiava, cantava e vociava ...vociava... vociava in tanti dialetti diversi, che meraviglia!....Il mio corteo passava davanti al Colosseo, che tutte le volte che lo vedo abbracciato dal fiume di bandiere rosse mi fa sempre venire un groppo alla gola, ma sono una sentimentale che ci volete fare...Di questo tipo di manifestazoni me ne sono fatte tantissime, e di solito trovo sempre Roma una città esasperata per i mille cortei che l'attraversano in continuazione, per ogni pretesto, però viva e un po' complice, ma ieri Roma era al nostro passaggio una città deserta, surreale, con i negozi tutti chiusi, nessun passante, pochi irriducibili turisti ai fori romani, le vetrine chiuse e blindate, poliziotti, carabinieri schierati, anche in borghese (che si riconoscono ugualmente)....Tutto per delle irresponsabili affermazioni terroristiche avvenute qualche giorno prima.Fa tanta paura che molta gente riesca ancora ad organizzarsi per poter esprimere le proprie contrarietà? E chi dovrebbe appoggiare certi schieramenti fa la parte della "falsa verginella indecisa" e lascia che una città deserta accolga un corteo tanto importante....Un accenno che vi farà contenti, spero...Ad un certo punto, durante il comizio in p.za S.Giovanni, si è alzata una voce a me molto familiare dai microfoni...anche le parole che diceva le conoscevo benissimo, era la voce di G.M.Volontè, nel famoso monologo del film "La classe operaia va in paradiso", dove dice che "...la macchina si è rotta, non va più, si è inceppata...", un applauso pazzesco ha riempito la piazza, dando omaggio al film, all'attore, alle sue parole così sentite ancora oggi....Ieri ero a Roma, non è successo niente di grave, una manifestazione pacifica e colorata, in una città surreale e deserta, forse troppo impaurita da chi dovrebbe invece rassicurarci, soprattutto sulle questioni che contano:lavoro, scuola, sanità...Ma ormai sembra che la politica di oggi sia quella di spostare l'attenzione su altre cose.
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