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Dedicato a Sarah, e a tutte le vittime dell'orco cattivo
di Utente rimosso (mike patton) ultimo aggiornamento
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Dedicato a Sarah, e a tutte le vittime dell'orco cattivo

Ieri, alla notizia della morte e della violenza sessuale (dopo essere stata strangolata dallo zio) di Sarah, ho provato la stessa sensazione: un pugno nello stomaco, come quando vidi Mystic River, ma quello era un film. La vittima Sarah Scazzi abitava in un paesino a pochi chilometri dalla mia città. Addio piccola e fragile Sarah.
Prendo in prestito questa opinione di Marcelo Del Campo  per  dedicarla a Sarah Scazzi, e a tutte le vittime dell'orco cattivo:
Cara Susie Salmon, ho letto la tua storia nel 2002 nello struggente romanzo di Alice Sebold, una storia che somiglia a tante storie di bambini uccisi da ‘mostri’ insospettabili che abitano nella casa di fianco. Non so se abiti ancora nel quartiere di di Norristown in Pennsylvania, ma sono certo che dovunque si siano trasferiti tuo padre Jack e tua madre Abigail, tu continui a guardarli dal tuo Cielo, il paradiso degli innocenti violati e uccisi. Mi perdonerai se non credo a questa favola bella, ma mi piace pensare che i morti ci guardano dalle fessure incantate di splendidi paesaggi e che talvolta si trovino dietro gli specchi mentre ci rimiriamo e che un fiore, una rosa, miracolosamente schiuda i suoi petali per mostrare la presenza delle anime defunte. È un espediente letterario che funziona (Celeste è questa corrispondenza d'amorosi sensi, celeste dote è negli umani; e spesso per lei si vive con l'amico estinto e l'estinto con noi), è una necessità cui ‘gli amabili resti’ si stringono perché i morti continuino a vivere dentro di noi, ma chi ci assicura, Susie, che questo sia vero? Tutti siamo aggrappati a questa pia speranza, che esista un paradiso dei bambini, che tu e Holly percorriate le rotte di nuvole azzurre e paesaggi di sogno, dove giocate a rincorrervi come se l’aldilà fosse una splendida cartolina New Age. Perché, Susie Q. (Jack ti chiamava così, in ossequio alla pop star?), il film che Peter Jackson ti ha dedicato rischia di somigliare a una canzonetta che da noi in Italia è famosa e i bambini fanno ‘oh’. Tu sola conosci la violenza che ti è stata inferta, tu hai visto balenare nelle mani di mister Harvey, il vicino di casa, il rasoio che ti ha fatto a pezzi quel 16 dicembre del 1973. Peter è straordinario quando racconta l’orrore: l’antro dell’assassino, il fiume di sangue, le bacinelle insaponate, la cancellazione delle tracce del misfatto, il ghigno soddisfatto dell’orco. Peter poteva riuscire a fare il capolavoro, superare Il buio oltre la siepe, erigere un monumento in tuo  ricordo. Dove è finito il poeta delle Creature del cielo, quel film bellissimo che già parlava di te, di tua sorella Lindsey, di tuo fratello Jack? Mi spiace dirtelo, sai quanto mi costa pensare che Peter abbia sbagliato a costruire un kolossal per raccontare una storia senza la ‘tenerezza’ che spetta alle vittime della violenza; invece ha preferito l’esibizione di un ingegno sottomesso alla logica del blockbuster: dopo i fasti del Signore degli Anelli e un mastodontico King Kong deve essersi montato la testa. Tu, Susie Q. meriti immensamente di più di quanto la macchina hollywoodiana ti abbia regalato: non si trattano così le creature del cielo, non si può confondere la tragedia con il gioco del reverendo Dogdson, non si può tollerare il miele che cola sulle ferite aperte dei padri in affanno. Non si può spettacolarizzare la morte violenta con infusioni di languori estetizzanti. Molti spettatori resteranno incantati, non parrò loro vero di potere versare lacrime come accadde con Ghosts, diranno che tuo padre Jack è il migliore Mark Wahlberg che si sia mai visto, che tua madre Abigail è la sempre stupenda Rachel Weisz, anche il tuo assassino, mister Harvey, è un irriconoscibile straordinario Stanley Tucci, che Susan Sarandon porta magnificamente gli anni, rinnovando i fasti danzanti della sua giovinezza, che c’è anche Michael Imperioli (sai, quello dei Soprano) che ha imparato a recitare, in effetti il suo detective Len Fenerman merita, anche Brian Eno che ha scelto per la soundtrack pezzi arcinoti avrà la la sua parte di consensi, tutti avranno una nomination agli Oscar; una cosa per me è sicura: Saoirse Roman è la migliore. Addio, Susie Salmon, vado a rileggermi il romanzo di Alice Sebold.

Playlist film

Amabili resti

  • Thriller
  • USA, Gran Bretagna, Nuova Zelanda
  • durata 136'

Titolo originale The Lovely Bones

Regia di Peter Jackson

Con Saoirse Ronan, Stanley Tucci, Mark Wahlberg, Rachel Weisz, Rose McIver, Susan Sarandon

Amabili resti

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Changeling

  • Drammatico
  • USA
  • durata 141'

Titolo originale Changeling

Regia di Clint Eastwood

Con Angelina Jolie, John Malkovich, Michael Kelly, Jeffrey Donovan, Jason Butler Harner

Changeling

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Mystic River

  • Drammatico
  • USA, Australia
  • durata 137'

Titolo originale Mystic River

Regia di Clint Eastwood

Con Sean Penn, Tim Robbins, Kevin Bacon, Laurence Fishburne, Marcia Gay Harden, Laura Linney

Mystic River

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Sleepers

  • Drammatico
  • USA
  • durata 140'

Titolo originale Sleepers

Regia di Barry Levinson

Con Dustin Hoffman, Kevin Bacon, Robert De Niro, Vittorio Gassman, Jason Patric

Sleepers

In streaming su Now TV

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M, il mostro di Düsseldorf

  • Drammatico
  • Germania
  • durata 99'

Titolo originale M - Eine Stadt sucht einen Mörder

Regia di Fritz Lang

Con Peter Lorre, Ellen Widmann, Inge Landgut, Otto Wernicke, Theodor Loos, Gustaf Gründgens

M, il mostro di Düsseldorf

In streaming su Plex

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