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Aleksandr Sokurov, lo spirito più elevato.
di Peppe Comune ultimo aggiornamento
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Aleksandr Sokurov, lo spirito più elevato.

Quello di Aleksandr Sokurov è un cinema rigoroso, impegnato, spiccatamente d'autore e, in quanto tale, fortemente impregnato della cultura del suo tempo e del suo territorio. La stretta commistione tra immagini e suoni, la presenza in forma simbolica del sacro e un'estetica espressa in forma pittorica, sono le caratteristiche fondamentali di un percorso cinematografico, tanto incline a dar corpo alle più disparate forme di sperimentazioni visive, quanto consapevole della necessità di fornire un contributo di conoscenza attraverso l'analisi storica del suo tempo secondo modalità di forma e di contenuto assolutamente uniche ed originali. Il suo è un cinema che invita lo sguardo ad andare oltre rappresentato e il rappresentabile, a maturare un idea del visibile non semplificata, sottratta dai limiti di ciò che vediamo. Per Sokurov la "natura ci ha dotato della capacità di vedere. Perciò pensiamo che tutto ciò che appartiene al mondo del visibile sia e debba essere immediatamente accessibile, e che godersi questo mondo visibile non esiga alcuno sforzo" (cit."Aleksandr Sokurov. Ellissi di cinema", dal catalogo del Torino Film Festival a cura di Stefano Francia di Celle, Enrico Ghezzi e Alexei Jankowski, 2003, p.237). Il sottintendere la presenza di un qualcosa non subitamente percepibile alla vista, è una modalità d'indagine che in Sukurov si specifica soprattutto nella sua "trilogia del potere" ("Moloch","Toro","Il sole") dove il male viene svuotato di consisteza effettiva per risultare altrettanto efficacemente connotato nella somma algebrica dei suoi aspetti apparentemente insignificanti. Come l'entomologo, Sukurov seziona l'oggetto della sua indagine conferendo la stessa dignità a tutti i fenomeni che concorrono allo sviluppo del divenire storico. Si è accennato che uno dei tratti caratterizzanti il suo cinema è la presenza del divino, cosa che non viene mai palesata attraverso la raffigurazione del sacro o con espliciti riferimenti ad esso ma incarnandola nell'esperienza di vita terrena o nel rapporto simbiotico che si genera tra l'uomo e l'ambiente circostante. In quella relazione tra la corruttibilità dei corpi e la perfettibilità dello spirito che trova il suo più naturale compendio in una suggestione pittorica di grande fascino, tanto che si è portati ad affermare che Sokurov, piuttosto che filmare immagini, dipinge squarci d'esistenza. Questo è probabilmente l'aspetto che più rende tangibile l'ifluenza di Andej Tarkovskij nell'opera di Aleksandr Sokurov, ma se è vero che egli è partito muovendosi nel solco tracciato dal maestro, è altrettanto vero che ha saputo maturare un percorso artistico di tale qualità e specificità stilistica da renderlo, a mio avviso, uno degli autori più importanti del cinema contemporaneo.

Playlist film

Il sole

  • Drammatico
  • Russia, Francia, Italia, Svizzera
  • durata 115'

Titolo originale Solnze

Regia di Aleksandr Sokurov

Con Issey Ogata, Robert Dawson, Kaori Momoi, Shiro Sano, Shinmei Tsuji

Il sole

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La rinuncia alla disumanità del potere di un Imperatore voglioso di congedarsi dalla storia. Il potere e i potenti messi a nudo davanti alla loro debolezze.

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