Elio, perchè è lui così come genuino lo vuole la sua natura.
Nessuno, perchè non è nessuno, non è una star, è solo un grande piccolo uomo che fa l'attore.
Centomila, perchè non solo si moltiplica con i suoi vari ruoli, ma duplica, triplica, quadrupla e così via tutte le nostre rifrazioni più intime.
Lunga vita ad Elio Germano il Grande. Il miglior attore italiano dai tempi dei grandi mattatori.
Molto "americano", ma molto autoriale, Elio Germano non le manda a dire ed usa il corpo come tutti gli attori dovrebbero fare. E' seriamente il più pericoloso attore italiano, capace di far scoppiare la bomba dell'ovvietà attoriale nelle mani dei soliti volti noti.
Nella playlist mancano bei titoli e belle interpretazioni di Elio Germano, come Il Passato è Una Terra Straniera, Chiamami Salomé, Tutta la Vita Davanti, Come Dio Comanda, Il Mattino Ha l'oro in Bocca e soprattutto Liberi di Tavarelli, ma nel complesso credo di aver delineato i punti caldi della sua carriera, rappresentando in pochi titoli le varie tendenze e performance che lo distinguono dal gruppo, ahimè, NON selvaggio del cinema italiano.
Regia di Daniele Luchetti
Con Riccardo Scamarcio, Elio Germano, Angela Finocchiaro, Luca Zingaretti, Diane Fleri
La sua rabbia è anche la mia. Sul volto e nei gesti c'è tutta l'arte dell'attore italiano che non dimentica la lezione americana.
Regia di Paolo Franchi
Con Bruno Todeschini, Elio Germano, Irène Jacob, Maria De Medeiros, Paolo Graziosi
Un nudo e una erezione coraggiosi. Lo farei pure io. Il corpo come nostra unica verità e come unico mezzo di comunicazione. Gesto, volto, corpo, voce, odori ed erezioni per definire un personaggio outsider, narratologicamente un "villain", ma sicuramente una tappa regina della sua carriera.
Regia di Daniele Luchetti
Con Elio Germano, Raoul Bova, Luca Zingaretti, Isabella Ragonese, Stefania Montorsi
Un racconto a tratti inconstante. Forse non un film capolavoro, ma Elio è incredibilmente il duro segno attoriale che comunica tutto l'umano possibile.
Regia di Libero De Rienzo
Con Elio Germano, Emanuela Barilozzi, Luca Lionello, Libero De Rienzo
Film di mezza gioventù. Avevamo bisogno di uno che non le mandasse a dire, e lo abbiamo trovato. L'unico attore coraggioso e di rilievo che abbiamo in Italia.
Regia di Giovanni Veronesi
Con Silvio Muccino, Violante Placido, Giuseppe Sanfelice, Elio Germano, Valeria Solarino
E' il primo film che vedo di lui. E' il film galeotto. Mi avvicino a questo "topo" sordido della periferia romana, quasi fosse uscito da un libro di Pasolini, e risveglia in me la passione per i grandi attori. Io che vengo da Hackman ed Eastwood, credo in Elio Germano.
Regia di Paolo Virzì
Con Daniel Auteuil, Monica Bellucci, Elio Germano, Francesca Inaudi, Valerio Mastandrea
Film politico, film di Germano. Tutto ruota intorno a lui. Daniel Auteil cerca di rubargli la scena - dopotutto è Napoleone - ma solo la generosità di Omero Antonutti rivaleggia con la bravura di Elio Germano.
Regia di Luca Guadagnino
Con Maria Valverde, Letizia Ciampa, Primo Reggiani, Fabrizia Sacchi, Geraldine Chaplin
Piccolo ruolo, ma capace di riempire la scena grazie all'adesione dell'attore alla tipologia del personaggio: laido, sporco, cattivo. I ruoli "marginali" resteranno i suoi ruoli più istintivi, quindi migliori.
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