Bastardi senza gloria
- Guerra
- USA, Germania
- durata 153'
Titolo originale Inglourious Basterds
Regia di Quentin Tarantino
Con Brad Pitt, Eli Roth, Diane Kruger, Mike Myers, B.J. Novak, Samm Levine, Daniel Brühl
L’anno di produzione 2009 ha suscitato in me sensazioni contrastanti. Sulla carta sembrava ai mie occhi un’annata da sogno. Purtroppo invece, molti dei “nomi” da me particolarmente attesi, hanno deluso, chi più chi meno, le mie aspettative. L’anno scorso, di questi tempi, mai mi sarei aspettato ad esempio di non includere nella mia ipotetica top ten del 2009 registi come Herzog e i Coen, Mann e Coppola, Loach e Solondz. Ai miei occhi hanno infatti sfornato film che, semplicemente, valgono (mediamente) circa la metà dei loro migliori lavori. (E il 2010, se penso al disneyano Burton, è incomiciato allo stesso modo). Mi consola il fatto che da una piccola/grande fetta di pubblico e critica, siano stati comunque apprezzati: il loro “nome” è dunque salvo. Per contro invece, fortunatamente, oltre a piacevoli conferme (Pixar,Tarantino,To) ci sono state molte altre felici visioni e piacevoli sorprese: come ad esempio, per citare alcuni titoli che per motivi di spazio non riesco a citare nella playlist, il ritorno al “Suo” Horror di Sam Raimi con “Drag Me to Hell”, l’interessante “prima volta” del maestro di videogiochi Neill Blomkamp (sotto l’ala protettrice di Peter Jackson, anche lui quest’anno più in forma come produttore che come regista) con “District 9”, l’affresco multietnico e pepato di Fatih Akin con “Soul Kitchen”. L’ elagante (non poteva essere altrimenti) e sentito esordio alla regia di Tom Ford con il melodramma “A single Man”. La conferma di Giogio Diritti con “L’uomo che verrà”, da mesi oramai in programmazione qui a Milano presso la mitica sala “Mexico-Rocky Horror Picture Show”. Ed ancora il ritorno ad alti livelli di John Woo, con il uso sontuoso “La battaglia dei 3 regni” (meglio vedere la versione integrale) e della stessa Jane Campion con lo struggente e romantico “Bright Star”. Molto del meglio a ben vedere è arrivato da una sezione Maggio 2009 di Cannes quasi irripetibile. Che poi da allora, ci ho messo 10 mesi per riuscere a vedere in sala alcuni film (l’esempio emblematico è quello di “Il Profeta”, annunciato e posticipato più volte) è altro (triste) discorso: già fatto più volte. E sotto questo aspetto, non ci sarà alcuna felice novità. In ordine cronologico di mia personale visione i miei sette film del 2009.
Titolo originale Inglourious Basterds
Regia di Quentin Tarantino
Con Brad Pitt, Eli Roth, Diane Kruger, Mike Myers, B.J. Novak, Samm Levine, Daniel Brühl
Titolo originale Up
Regia di Peter Docter, Bob Peterson
Titolo originale Ricky
Regia di François Ozon
Con Alexandra Lamy, Sergi López, Mélusine Mayance, Arthur Peyret, Jean-Claude Bolle-Reddat
Titolo originale Das weiße Band
Regia di Michael Haneke
Con Susanne Lothar, Ulrich Tukur, Burghart Klaußner, Josef Bierbichler, Marisa Growaldt
Titolo originale Moon
Regia di Duncan Jones
Con Sam Rockwell, Robin Chalk, Dominique McElligott, Matt Berry, Kaya Scodelario
Titolo originale Un prophéte
Regia di Jacques Audiard
Con Tahar Rahim, Niels Arestrup, Adel Bencherif, Hichem Yacoubi, Reda Kateb
Titolo originale Fuk Sau
Regia di Johnnie To
Con Johnny Hallyday, Anthony Wong Chau-Sang, Sylvie Testud, Ka Tung Lam, Maggie Siu
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