Fragole e sangue
- Drammatico
- USA
- durata 108'
Titolo originale The Strawberry Statement
Regia di Stuart Hagman
Con Bruce Davison, Kim Darby, Bud Cort, Murray McLeod
Anche questa settimana Labranca e' riuscito ad essere il solito ignorante , arrogante convinto di essere un intellettuale - categoria che tanto detesta nei suoi scritti ma della quale vorrebbe tanto far parte...- ma che alla resa dei conti e' e resta un servo dei peggiori potenti .
Non faccio parola della rubrica Cinedecor - piu' adatta a Cioe' od a Panorama - e mi rifaccio esclusivamente sul suo scritto della rubrica Collateral.
Labranca sostiene che il figlio di Bossi non ha avuto aiuti dal padre e che la sua e' stata un' elezione legittima e che chi ha studiato cose particolari o non " commerciali"laureandosi benissimo si deve giustamente accontentare di vendere abbonamenti per Sky(!) o di stare ad un call center per 800 euro al mese a differenza del Figlio Padano per eccellenza che va a spillare 10.000 euro al mese per fare il consigliere comunale.
Il tutto e' partito da una utente di Facebook che ha inserito in rete una foto di Isabella Ragonese tratta da TUTTA LA VITA DAVANTI che lavora nel suddetto call center con accanto al foto del Trota - cosi' viene chiamato il delfino di Bossi anche dal padre... - , lamentandosi del fatto che il pesce muto e' un vero ignorante e che prende soldi ai contribuenti senza alcun merito .
Labranca invece insiste nel difenderlo e dice di incazzarsi con chi l'ha votato e non con lui che e' solo un bravo ragazzo - questo almeno sembra di capire dal lambiccoso giro di parole che lo pseudo-scrittore usa -.
Qualcuno dovrebbe far notare pero' al Tommaso Parlante che ,al di la della legittimità o meno delle elezioni di cui sopra , uno che e' stato bocciato tre volte all'esame di maturita' non sarebbe stato messo in nessuna lista elettorale senza spinte dall'interno.
Ed il dubbio che alla terza volta Bossi abbia spinto la commissione a dare la maturita' al figlio mi pare che sia non solo un dubbio , ma una quasi verita'.
Poi insiste sul fatto che l'universita' e' stata rovinata dai movimenti del ' 68...sparando quindi una delle cazzate piu' grandi che il mondo abbia mai udito.
Per finire definisce "inutile" Virzi' - che anche a me non piace come regista ma perche' allora non parlare anche dell'inutilita' di un fascio come Martinelli? - e dichiara che il nepotismo e' praticamente solo di sinistra.
Finisco dicendo che anch'io mal sopporto la tanto allineata sinistra buonista degli ultimi quindici anni (minimo) , ma che sopporto meno quei razzisti dei leghisti e quegli ex missini e pidduisti dei forzaitalioti , che pero' non vengono mai davvero attaccati da Labranca.
Ma ormai e' chiaro...e' quella la feccia che gli da il pane....e lui da buon cagnolino scodinzola ed attacca i cattivacci comunisti.
Per rinfrescare un po' la memoria sulla storia al poveretto di cui sopra consiglio una bella serie di titoli che forse lo aiuteranno a non sparare cazzate ogni dieci secondi.
I ttoli non sono per forza riferiti ai moti sessantottini ma anche o solo alla CULTURA di sinistra da lui tanto odiata...
Titolo originale The Strawberry Statement
Regia di Stuart Hagman
Con Bruce Davison, Kim Darby, Bud Cort, Murray McLeod
Titolo originale Les amants réguliers
Regia di Philippe Garrel
Con Louis Garrel, Clotilde Hesme, Julien Lucas, François Toumarkine
Regia di Elio Petri
Con Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan, Gianni Santuccio, Orazio Orlando
Titolo originale The Night of the Living Dead
Regia di George A. Romero
Con Duane Jones, Judith O'Dea, Russell Streiner, Karl Hardman, Judith Riley
Regia di Marco Tullio Giordana
Con Luigi Lo Cascio, Tony Sperandeo, Ninni Bruschetta, Claudio Gioè
Regia di Bernardo Bertolucci
Con Adriana Asti, Francesco Barilli, Allen Midgette, Morando Morandini
Regia di Marco Tullio Giordana
Con Flavio Bucci, Micaela Pignatelli, Anna Miserocchi, Agnes de Nobecourt, Biagio Pelligra
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