Il bianco che acceca guasta l’anima,
c’è guerra di soli sul pendio che mi precipita.
Lo mormoro solo, lo stupore,
atterrito dal silenzio,
che passeggia compunto nel buio assiepato attorno.
Tutto è ordine di altre dimensioni.
E si che avrei giurato di essere seduto…
Il cuore ingurgita fiato sconnesso.
Luoghi mai visti convergono
in un punto unico
e l’anima sguscia fuori respirando a bocca aperta
mentre sbanda nel caleidoscopio che brucia luce.
Ma anche quel respiro è complice,
s’adegua a prospettive residue
strusciato di neve in tempesta
e con gli occhi socchiusi
percepisco frenetici microcosmi tutt’attorno…
me li devo toje ‘st’occhialetti da 3D quanno esco dar cinema!!...
p.s. dopo aver sbertucciato le svariate dimensioni del 3D in precedente play, sottopostomi ad analogo trattamento, pubblico encomio ufficiale dell'infernale marchingegno... evidentemente c'avevo un punto di vista piatto...
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