La percezione che abbiamo di noi stessi, degli altri e del mondo in generale, il modo in cui agiamo, i nostri atteggiamenti sono fortemente influenzati dai ricordi che si sono accumulati nella nostra mente. Talora i ricordi sono brutti e facciamo il possibile per cancellarli, ma quasi sempre invano. Quando, invece, sono belli facciamo di tutto per tenerli vivi, e ci lasciamo cullare dalle dolci onde della malinconia. A volte i ricordi ci accompagnano per un po' e poi svaniscono nell'oblio. Sempre i ricordi sono i mattoni su cui costruiamo il nostro futuro.
Tentare di cancellare i brutti ricordi è inutile e deleterio. Il ricordo del malessere provato per i nostri errori è ciò che ci aiuta a non sbagliare più. I brutti ricordi sono un doloroso passo nel nostro cammino di crescita.
Un soldato ricorda gli orrori vissuti durante la guerra ed il suo ricordo diventa memoria collettiva, quella memoria che dovrebbe insegnare qualcosa a tutti noi, se solo fossimo meno distratti...
Il ricordo è della stessa materia dei sogni: ci appare lucido e incancellabile, ma dopo poco tempo comincia a svanire per poi perdersi nei meandri della mente. Ma prima o poi la memoria riaffiora e ci si sente sollevati!
Un uomo rivive attraverso i ricordi di chi lo ha conosciuto. Ognuno mette in luce aspetti diversi della sua personalità, perché, pirandellianamente, non è possibile ricordare in modo oggettivo. Ciò che conta è che nessuno muore se c'è chi non lo lascia morire.
Il ricordo di un tradimento sognato sconquassa la vita di un'agiata coppia newyorkese e più si tenta di sviare il pensiero, più questo torna su ciò che si vorrebbe dimenticare, rinnovando l'esperienza di dolore dei protagonisti.
Che cosa sarebbe la nostra vita se non potessimo ricordare nulla del nostro passato recente? Saremmo come un albero piantato per terra, che cresce, invecchia ma non evolve e resta sempre uguale a se stesso. Forse rassicurante, forse avvilente, mah...
Un flashback menzognero, un ricordo volutamente fittizio: Hitchcock ancora una volta strizza l'occhio al suo pubblico e ci mostra che nessun ricordo è reale fino in fondo, a prescindere dalla buona fede di chi lo possiede.
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