Riscatto sociale, dignità, solitudine: la prostituzione al cinema sposa queste tematiche e ne fa materiale pregiato per registi di grande spessore e sensibilità come Ford, Fellini, Herzog, Eastwood, Peckinpah, Wilder....ecco sette film che hanno superato gli stereotipi ed i pregiudizi più diffusi, dicendo qualcosa di necessario su di noi e sulla nostra ipocrisia. ipocrisia che si manifesta in leggi e decreti che non risolvono problemi, ma anzi ne aggiungono di nuovi; leggi nate per preservare l'immagine di una società cattolico-borghese che finge di non vedere i veri mali che l'affliggono ed i veri nemici della convivenza civile.
Tutto l'umanesimo fordiano sembra cristallizzarsi intorno alle figure di Ringo e Dallas, pistolero lui, prostituta lei: li accomuna una voglia di rivalsa ed una sintonia che supera qualsiasi barriera sociale. tra i migliori Ford si sempre, e non importa s
Eastwood aggiorna a suo modo Ombre Rosse (confermando la vena fordiana del precedente The Outlaw Josey Wales) e mette sullo schermo un accoppiata straordinaria, in cui due reietti (circondati da indiani/mafiosi/sbirri/politici di ogni tipo) trovano nella
Un Herzog in trasferta statunitense trasporta la sua poetica sui "loosers on the road" in un mondo che solo in superficie sembra migliore. questa volta l'amore per la prostituta (una grande Eva Mattes) non è ricambiato, e Bruno, il protagonista, è costret
Con Catherine Deneuve, Jean Sorel, Michel Piccoli, Geneviève Page
Bunuel, cattivissimo, ribalta gli stereotipi sulla prostituzione in chiave antiborghese. Bella di Giorno è l'anti Pretty Woman e, con Due o Tre Cose Che So di Lei di Godard, svela la disumanità e la freddezza di una società meccanica fondata sul denaro, a
Con Giulietta Masina, Franca Marzi, François Périer, Amedeo Nazzari
Qui la Masina da volto, voce, corpo e lacrime ad una donna che sogna un mondo idealizzato e borghese, pronto a tradirla alla prima occasione. ma non c'è nessun riscatto, né personale né sociale, ma solo una dignità ed una castità da mantenere. Non il migl
Wilder non abdica alla sua pungente ironia e smaschera tutta l'ipocrisia di un mondo in cui "l'amore è illegale, ma l'odio no". Tanta umanità e tanta intelligenza da parte di un regista che aveva già affrontato un tipo di prostituzione molto più umiliante
Con Jason Robards, Stella Stevens, David Warner, Strother Martin, L. Q. Jones, Slim Pickens
Di nuovo una ballata, di nuovo un mondo di perdenti (come usuale in Peckinpah, sebbene questo sia il suo film più "positivo"), di nuovo l'amore per una prostituta. un colpo di fulmine carnale e giocoso, ma anche un tassello non sottovalutabile nella filmo
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