Non siamo soli nell’universo. Solo non capisco perché mai un alieno dovrebbe farsi milioni di anni luce di viaggio per venire qua. A fare che. Sono atterrati ad Arcore, una volta, si sono guardati intorno e nel loro tradizionale dialetto pregno di sagace ironia interstellare hanno detto: “li hanno già invasi”. E se ne sono andati. Perché a loro basta uno sguardo per capire che non c’è più nulla da fare o quanto meno che proprio non ne vale la pena. Non siamo soli nell’universo e se ne volete la prova fate silenzio e tendete un orecchio verso il cielo: sentirete ridere. In un tradizionale dialetto alieno.
L’astronave è atterrata, infine. Enorme e disfatta da un viaggio attraverso un tempo senza pietà. Ora sta lì, come un monolito, al centro di una porzione di spazio arsa dal degrado sul quale gli occhi preferiscono non posarsi mai.
Dicevano fossero simili a noi. Che si sostituissero alla gente normale senza provocare sospetti. Invece non ci assomiglia per nulla, è la sommatoria di tutti i difetti del genere umano. Non si nasconde affatto. E dei sospetti non gliene frega nulla.
Quando sei abituato ad una provincia americana con Anton Chighur e il suo compressore e a Michael Myers col mascherone inseguiti da Michael Moore e il suo microfono a caccia di adolescenti col mitra, Juno col pancione è per forza aliena.
Titolo originale Borat: Cultural Learnings of America for Make Benefit Glorious Nation of Kazakhs
Regia di Larry Charles
Con Sacha Baron Cohen, Ken Davitian, Luenell, Pamela Anderson, David Hasselhoff
L’alieno idiota, quello di cui di gran lunga preferiremmo un’invasione. Devi solo fare finta di esserci cascato, di avere paura. O solo di essere profondamente turbato e lui tutto contento se ne va, ruttando e scoreggiando. Inoffensivo.
L’alieno che non viene da un altro pianeta ma dal nostro scaraventato nel futuro. Un uomo metallico, iperefficiente e privo di morale. Grigio come la città, come un’ombra di un sole stanco. Come lo sguardo prima di morire.
La speranza è indefinita, non si sa che sperare, in un nuovomondo. E dall’astronave non si vede nulla, e negli occhi dei bambini ci sono tutti i pianeti dell’universo. Sentirsi alieni negli occhi di un bambino. Questo è il nuovomondo.
Che si fa quando un pianeta non fa nulla per impedire l’invasione? Il lassismo disfattista del nemico rende necessaria l’azione di forza e i Mimimmi nel loro imperturbabile assistere alla presa della loro terra sono un nemico temibilissimo.
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