Il ritorno verso un oscurantismo repressivo privo di pietà e di comprensione, di stampo quasi medioevale sembra ormai acclarato e inarrestabile.. sta portando inesorabilmente verso la negazione di molte (troppe) libertà (anche di scelta). C'è poi l'altro annoso problema dello scontro costante fra "dogma" e conoscenza che rende difficoltoso il confronto con la verità della scienza, troppe volte volutamente messa in discussione... Credo allora che mai come in questo momento sia necessaria una riflessione critica sulla differenza abissale che esiste (e dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti, se si ha voglia davvero di osservare) fra il "predicato" e il vissuto reale, perchè... credetemi c'era (e c'è ancora) "del marcio in Danimarca..." e se dobbiamo davvero credere che è più facile che un Cammello passi attraverso la cruna di un ago che un ricco vada in Paradiso... allora proprio "lor signori" sono messi molto male (ma sembra non se ne vogliano rendere conto: o è più facile disconoscere "ciò che non si gradisce" quando fa comodo farlo?).
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