Nel corso della stagione cinematografica 2006/2007 sono stati molti i titoli ad esser sottostimati sia dal pubblico che dalla critica ufficiale. Niente di nuovo, ogni anno e' cosi' , ma se penso al clamore che invece i media hanno dato a film come "Borat", nello stesso periodo in cui in sala c'erano film di ben altro spessore, come ad esempio "Lettere da Iwo Jima"...I titoli sotto, indicati piu' o meno nell'ordine delle loro uscite nelle sale italiane, sono alcuni degli esempi piu' evidenti. E tra l'altro al loro interno ritroviamo, a ben guardare, alcuni dei momenti cinematografici piu' significativi della ormai passata stagione.
Seppur bene accolto inizialmente, non ha poi ricevuto in generale tutte le attenzioni che meritava. Indimenticabile la sequenza della partenza della nave verso il tanto sognato (...che belle quelle galline e verdure giganti..) Nuovomondo. E la nave va...
Meravigliosi i costumi della Canonero e straordinaria la prova della protagonista Kirsten Dunst. La scena in cui si affaccia al balcone e si inchina, silenziosa, davanti alla folla urlante all'assalto della reggia, sintetizza alla perfezione il film.
Duro e spiazzante, in puro stile Michael Mann, ricco di scene travolgenti (l'avvio in discoteca, "l'incrocio" di sguardi tra Sonny e Isabel, lo scontro a fuoco finale) sprigiona fascino, romanticismo e sensualita'. E Gong Li e' assolutamente magnifica !!!
E' forse il caso piu' clamoroso. La sua uscita natalizia non l'ha certo aiutato... il pubblico in quel periodo preferisce (ARGH !) i cinepanettoni... E' invece un grandissimo film che (ri)conferma il talento dei fratelli Nolan. Enorme il cast.
Osannato in Usa, da noi e' passato colpevolmente inosservato.La sua parte fantasy e' una meraviglia.Molte le sequenze che lasciano il segno, ad incominciare da quella del "banchetto", con il risveglio lento ma inesorabile dell'inquietante creatura.
Con Harry Belafonte, Laurence Fishburne, Sharon Stone, Heather Graham, Anthony Hopkins
Coraggioso, sentito, lascia intelligentemente sullo sfondo l'omicidio di Bob Kennedy per concentrarsi sulla crisi d'identita' della nazione Usa. Splendida (anche sfiorita) la Stone, ma il meglio accade in cucina...dove giganteggia L. Fishburne.
Dimenticare "Seven". Fincher ci mostra come il Male e' sempre accanto a noi e ci fa rivivere il senso di paranoia di quegli anni. La scena al cardiopalma dell’omicidio della coppietta sulle rive del lago e' di inaudita tensione.
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