Aveva ragione Vasco quando cantava “…voglio una vita spericolata, voglio una vita come Steve McQueen…”, perché quella di McQueen lo fu per davvero spericolata. Dopo un’infanzia che si può definire in tutti i modi fuorché convenzionale, un’adolescenza costellata da abusi e da violenze e finita in un riformatorio, non fu facile per Steve scegliere, o anche solamente capire, cosa fare della propria vita. Visse di espedienti, di piccoli crimini, entrò nei marines, ma il suo caratteraccio, la sua insofferenza, la sua cifra di pensiero “è tutto merda” non lo aiutarono a relazionarsi con il mondo esterno. Steve crebbe selvaggio, diffidente nei confronti delle donne che troppo gli ricordavano la madre prostituta, senza un padre e tutto ciò finì per riflettersi sul suo caratteraccio, forgiando la sua proverbiale aria da bullo, base della sua sregolatezza. McQueen, però, amava eccome le donne e più di ogni altra cosa le automobili, o meglio i motori. Auto e moto erano la sua vera passione, una passione che quando divenne un attore famoso riuscì a portare sullo schermo con un film dedicato alla 24 ore di Le Mans. Steve, complice una ragazza con cui usciva, si iscrisse a un corso di recitazione e da lì prese vita la sua carriera. Gli inizi furono faticosi, ma il successo arrivò, complice stavolta quella che diventerà sua moglie che, in pratica, abbandonerà la carriera per seguire e costruire quella del marito. Steve McQueen divenne un attore celebre, ma la fama era poca cosa per Steve che non lasciò mai scalfire il suo carattere dalle convenienze del mondo del cinema. Rimase fino al 1980, anno della sua morte, sempre e comunque il ragazzo del riformatorio. Non si montò la testa e costruì, involontariamente, l’immagine dell’anti-divo per eccellenza, un attore “super alla moda” come lo definì un amico fotografo. McQueen continuò a collezionare successi, fama e soldi, ma il suo passato incerto, l’aver sofferto per guadagnarsi anche da mangiare, non gli permisero mai di dare nulla per scontato, dalla carriera al denaro.
Steve famoso per aver prestato il volto a personaggi che hanno fatto storia come l’ispettore Bullit, in realtà non fece altro che portare in scena una parte di se stesso, o più d’una, raccontando attraverso la sua fisicità uomini simili a lui, interiormente, nei sentimenti e nei modi.
È un attore indimenticabile, vero, capace di dare un’anima ai suoi personaggi, sinonimo di modernità e di uno stile di vita senza tempo. Un uomo che non è mai stato giovane, che non ha avuto un’infanzia e sul cui volto il tempo non ha impietosamente segnato il proprio scorrere.
A 50 anni, complice la testardaggine che ha sempre contraddistinto l’uomo, McQueen morì dopo aver provato a curarsi il cancro con metodi alternativi in Messico. Di lui rimane l’immagine sorridente a cavalcioni delle sue amate moto, gli scatti a prova di autovelox a bordo delle sue auto da corsa. E rimane il ricordo di un attore che ha fatto epoca, un uomo moderno nonostante il tempo trascorso, un uomo bello e affascinante, capriccioso e tenace, testardo e, soprattutto, sempre se stesso, sullo schermo come nella vita.
Con Steve McQueen, Aneta Corseaut, Earl Rowe, Olin Howlin
In streaming su Amazon Prime Video
E pensare che quasi si vergogna di questo film. Amava prendersi in giro per aver interpretato questo filmetto che, invece, finì per portargli successo e divenne un piccolo cult.
Con Steve McQueen, Ali MacGraw, Ben Johnson, Al Lettieri, Sally Struthers, Slim Pickens
A fianco di quella che diventerà la sua seconda moglie, Steve è un rapinatore costretto a fuggire dagli ex complici e dalla polizia. Sam Peckinpah-Steve McQueen: un connubio eccezionale.
Torna al fianco di Paul Newman per girare un film indimenticabile. All’epoca il pubblico femminile si divideva sulla questione “sono più belli gli occhi di Paul o di Steve?”.
Con Steve McQueen, Robert Preston, Ida Lupino, Ben Johnson
Steve, ancora alle direttive di Peckinpah, torna al film western genere che lo vide protagonista di numerose pellicole. L’ultimo film di Steve, Tom Horn, è ancora un western, amaro e tragico come il protagonista Horn.
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