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Noio volevuan savuar ovvero provinciali a Milano.
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Noio volevuan savuar ovvero provinciali a Milano.

Và che palazzi che ha Milano, và che strade. Và che bar. Proprio bella Milano. Và che milanesi a Milano. Posso tranquillamente affermare senza timore di smentita che la società multietnica, l’integrazione razziale agognata da tutte le sinistre del mondo, almeno dal punto di vista olfattivo è una realtà. Sul treno da Reggio Emilia a Milano puzzavano tutti. Maschi caucasici, femmine russe, uomini neri e no global apolidi. Cani gatti canarini e pulci. Alitosi e acetone di primo mattino, ferormoni morti avvinghiati orgogliosi ai loro peli dondolavano da ascelle irose. Finestrini sigillati “Saratoga il sigillone silicante” e aria incondizionatamente riciclata e addizionata di afrori metallici. L’alkantara ormai anice dei sedili strideva con gli stessi sedili nella pubblicità posta di fronte al bagno dell’Intercity Plus ritratto in un blu elettrico ormai spentosi nell’amara realtà del microclima del tristo vagone. Và che vetrine Milano, ci si vede attraverso. Và che righe per terra, incredibile, và che macchine. Và che Milano a Milano. Amici lontani attesi all’osteria tipica, meravigliosa e senza tempo, cortesia vera, prezzi onesti, il bagno incredibilmente in strada sul retro, proprio dopo l’automobile rossa. E l’automobile rossa c’era davvero, il bagno anche. Splendido. Milano a piedi, (và che piedi Milano) tra i corsi di gente, e giovini in ogniddove, sfilata trendy di ciò che sarà da noi tra un anno e poco tempo purtroppo per dirsi tutto. Poi Ilduomodimilano tutto attaccato come si conviene ad un personaggio famoso e importante, chiamato con nome e cognome, appellativo che non consente margine d’errore. Và che piccioni a Milano, và che duomo Ilduomodimilano, và che……Sgarbi. Errore nella matrice. Sgarbi Vittorio (Và che Vittorio quel Sgarbi) . Con cortigiani e puttanone sorridente al seguito. La pupa e il secchione. Noi in fila per l’opera di Tamara de Lempicka (che si pronunzia lempicica, con la prima c dolce) e il Boccioni futurista e lo Sgarbi che passa di foto in foto davanti a tutti. Se sapesse che Abramo Orlandini, quello un po’ picchiatello che in frac gli stava due passi dietro immobile come una cariatide, quale in effetti è, durante Sgarbi Quotidiani è di Reggio Emilia e lo stramaledice ogni volta che lo si nomina per averlo scaricato, se lo sapesse direbbe Và che Abramo quell’Orlandini, e se ne andrebbe. Non sa che egli infettato dall’arte data la vicinanza con l’iroso vate del bello, sta producendo strati su strati di croste chiamati quadri e alcuni di questi li regala un po’ a tutti tipo Ligabue, tra cui a mia madre che lo conosce da quando erano bambini e che non sa dove metterli perché fanno cacare. Poi magari verranno rivalutati e allora ci compreremo un appartamento con i quadri dell’Orlandini e diremo tutti in coro Và però quell’Orlandini, fanno cacare i suoi quadri ma guarda che bell’appartamento. Và che appartamento. Detto questo, riposto il tutto al giusto posto Tamara la goduriosa ci accoglieva nel suo regno di classe e bella vita. Il bar allestito alla mostra si chiamava Bar champagne de Lempicka e servivano champagne. Che classe, và che classe a Milano. In flut di plastica. Và che miseria, perché un emiliano non beve champagne in bicchieri di plastica. Noi si però, perché era buono e giocavamo fuori casa. Bella la mostra, la mostra sulle pubbliche scuse di Milano alla de Lempicka per averla prima ospitata, poi glorificata e in seguito abbattuta. La mostra sul periodo milanese della Tamara nostra, quelle donne belle e languide, metalliche, moderne e classiche insieme quei colori potenti uniformi e ben divisi tra loro a giocare con i contrasti, con la luce, donne perse in sguardi lontani, lontani da lì, da Milano. Và che donne quella de Lempicka, và che guardaroba, và che Bar Champagne, và che………..Miliardi. Avete mai visto entrare in una stanza un miliardo di euro in tagli da cinquecento milioni? Noi si. Và che culo a Milano. Il Boccioni era onorato della presenza oltre che mia, della piccola (la mia piccola), Massimo il nostro storico e Giuliano direttore di banca il quale tentava di ricorrere all’audioguida per seguire al meglio le scie dei due uomini entrati, senza biglietto ovviamente, alla mostra del talentuoso futurista. Marchionne, eletto miglior manager del mondo 2006, artefice del miracolo Fiat, avendola presa sull’orlo del fallimento a meno di 4 euri ad azione e riportata in meno di due anni a oltre 12. E Gabetti, presidente dell’IFI, la finanziaria della Fiat che tra l’altro controlla il pacchetto di maggioranza della Juventus. Con una guardia del corpo che sembrava uscito da un catalogo Calvin Klein. Ma non era in mutande però. A Boccioni non gliene poteva comunque fregare di meno, al suo manifesto futurista neppure, alla plasticità della materia esterna ed esterna men che meno. La forma che si fonde con l’ambiente rifuggendo alla classicità dell’opera scultorea era ben riassunta dalle magliette delle pettorute hostess della mostra sulle quali troneggiava orgoglioso il nome Boccioni. Và che boccioni, che pucce, che poppe, che zinne a Milano e tra una modella di corsa con gli immancabili pacchetti da boutique in mano e un aperitivo somigliante molto ad una cena completa ci si avvicinava alla stazione centrale. Và che sabato, il sabato a Milano. Và che sera che hanno a Milano, và il cinese che si fa l’insalata del MacDonald’s in treno. Và che si torna a casa finalmente che tutte queste emozioni montano la testa. Un kebab a Reggio Emilia, piccante come un kebab. Qui è tutto come deve essere.

Playlist film

Miracolo a Milano

  • Fantasy
  • Italia
  • durata 100'

Regia di Vittorio De Sica

Con Emma Gramatica, Francesco Golisano, Paolo Stoppa

Miracolo a Milano

In streaming su CineAutore Amazon Channel

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Il sole. Pochi piccioni. Il duomo in restauro. Questo è l'anno dell'inter. Modelle anoressiche in bilico sui tacchi.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Il Caimano

  • Drammatico
  • Italia
  • durata 112'

Regia di Nanni Moretti

Con Silvio Orlando, Jasmine Trinca, Margherita Buy, Elio De Capitani, Michele Placido

Il Caimano

In streaming su Amazon Prime Video

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Berlusconi non c'era. L'abbiamo invocato bruciando qualche avviso di garanzia dentro un pentagramma disegnato per terra con il sangue di Craxi ma non si è materializzato. Che maleducato.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Il presidente del Borgorosso Football Club

  • Comico
  • Italia
  • durata 115'

Regia di Luigi Filippo D'Amico

Con Alberto Sordi, Margarita Lozano, Tina Lattanzi, Omar Sivori

Il presidente del Borgorosso Football Club

In streaming su Cine Comico Amazon Channel

Non c'era neppure un calciatore in giro. Non sembrava neppure Milano. Dovrebbero mettere delle gabbiette con dentro un calciatore, un giorno per uno. Con quelli di inter e milan ci coprono un anno intero.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Pretty Woman

  • Sentimentale
  • USA
  • durata 117'

Titolo originale Pretty Woman

Regia di Garry Marshall

Con Richard Gere, Julia Roberts, Hector Elizondo, Philip Stuckley, Ralph Bellamy

Pretty Woman

In streaming su Disney Plus

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Costosa Donna Ingioiellata con levriero e collare in strass di brillanti recante la scritta "Trendy". Marito sciatto al seguito con funzione di porta pacchi e porta Visa.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Clerks. Commessi

  • Commedia
  • USA
  • durata 103'

Titolo originale Clerks

Regia di Kevin Smith

Con Brian O'Halloran, Jeff Anderson, Marilyn Ghigliotti, Lisa Spoonauer, Jason Mewes

Clerks. Commessi

In streaming su Amazon Video

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Il barista del Bar champagne de Lempicka sembrava Michael Myers. La professionale maschera inespressiva di quello che vorrebbe essere e non è. Versa, oste.

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