Emanuela Martini,La finestra sul cortile,Film Tv : "Si salvi chi può ( la vita) : Due tipi eccentrici,scontrosi,probabilmente tutte e due timidi(anche se uno si difende con la scontrosità e l'altro con la ritrosia),incuranti di quello che si dice di loro e decisi ada andare per la propria strada:Woody Allen e Jean-Luc Godard compiono rispettivamente ,l'1 e il 3 dicembre,settanta e settantacinque anni.E continuano a fare film,risorgendo a fasi alterne da una "decadenza" conclamata :Alle,con l'imperturbabile cadenza annuale che l'ha portato a essere(dal '66 a oggi) uno dei più prolifici registi americani(41 titoli,compreso Scoop,in lavorazione),con Match Point ha riconquistato chi lo considerava ormai "esaurito";mentre Godard(filmografia sterminata:novanta titoli,tra film,video,"esperimenti",cortometraggi)dagli anni '90 ha inanellato una serie di capolavori(in Italia come sempre quasi "clandistini",da Allemagne neuf zèro a Forever Mozart a Notre musique),oltre alla magnifica serie delle Historie(s) du cinèma.Rintanati l'uno a Manhattan e l'altro in Svizzera,restii alla pubblicità,innamorati degli attori(il padre di Godard apparteneva a una famiglia di banchieri svizzera),l'uno ebreo e l'altro protestante ma entrambi con rapporti più che dubbiosi con Dio e la religione e con uan visione alquanto amlinconica,o decisamente pessimistica,dei rapporti interpersonali,segnati da un incessante e instancabile lavorio intellettuale(che si è concretizzato,rispettivamente,in alcuni dei dialoghi e dei monologhi più disperatamente comici del cinema moderno e in una ricerca inesauribile di forme,suoni,storie che restituiscono sullo schermo la confusione della nostra Storia e delle nostre anime),dotati di un radicato senso dell'umorismo,sono cinematograficamente agli antipodi(tranne che per l'indipendenza conquistata,uno all'americana,fidando sul suo pubblico,l'altro all'europea,producendosi i film),eppure per più di quarant'anni ci hanno aiutato a tirare avanti raccontandoci qualcosa di simile.Che ci sono cose per le quali vale la pena vivere : "Il vecchio Groucho Marx,Joe Di Maggio,il secondo movimento della sinfionia Jupiter,Louis Armstrong,l'incisione di POtatoes and Blues,i film svedesi,L'educazione sentimentale di Flaubert,Marlon Brando,Frank Sinatra,quelle incredibili mele e pere dipinte da Cezanne,i granchi di Sam Woo,il viso di Tracy.....".La lista dettata al magnetofono da Isaac Davis in Manhattan potrebbe affiancare un'altra ideale lista godardiana:alla rinfusa,il vecchi Groucho Marx,La ronda di notte di Rembrandt,Lord Jim di Conrad,Tom Waits,John Wayne che solleva tra le braccia Natalie Wood,L'educazione sentimentale di Flaubert,Eddie Constantine,quelle incredibile facce dipinte da Goya,i film svedesi,Mozart,le bottiglie di Bordeaux di Notorious,la faccia di Anna Karenina che piange guardando La passione di Giovanna d'Arco di Dreyer....Su tutto per entrambi il cinema."Vivere il cinema è come fare un cinema della propria vita....Ma in certi momenti può sostituirla,come una fotografia,come un ricordo.E poi,io non faccio una tale differenza tra i film e la vita,direi anzi che i film mi aiutano a vivere;penso che non siano molti i registi che la pensano così,che fanno film come fossero medicine,elisir.Eppure,il pubblico gli utilizza in quel senso"(Godard)."Vagai per ore.Mi facevano male i piedi,mi martellava la testa e dovevo sedermi.Entrai in un cinema.Non sapevo nenache cosa davano(Zuppa d'anatra,ndr)....Guardavo quella gente sullo schermo e cominciai a essere preso dal film....e cominciai a pensare:-Come puoi anche solo pensare di ucciderti?-Insomma,non è stupido?Voglio dire,guarda,sono proprio buffi.E se anche fosse vero il peggio?E se Dio non ci fosse e tu campassi una sola volta e amen?Beh,non vuoi partecipare all'esperienza)....E poi piano piano mi rilassai e comincia a divertirmi davvero"(Allen).