2005-2006.
Cinema come forma d'estetica e/o estetica come forma del cinema.
L'aletheya: Haneke, la terra-il sudore-il sangue: Lee Jones, la fotografia: Sokurov, l'Impossibile che diventa materia d'accusa e di discussione: Herzog, la matrice selvaggia-materia grigia della Tigre bellissima ed enorme: Weerasethakul.
Herzog dice a Dourif "tu sei un alieno"! Lui ci crede davvero e i due compongono una sinfonia liturgica dell'umanità relitta. Il mondo come era ai primordi.
Titolo originale The Three Burials of Melquiades Estrada
Regia di Tommy Lee Jones
Con Tommy Lee Jones, Barry Pepper, Julio César Cedillo, January Jones, Dwight Yoakam
Tommy Lee Jones è l'ultimo Buscadero, vicino a Peckinpah e Hawks, deve redimere il bullo Barry Pepper. Magnifico l'inizio, più estatica la seconda parte. Preziosissimo.
Haneke conosce la sintassi moderna e la disintegra, pretende tantissimo dai suoi attori e dallo spettatore, è un'esteta della violenza. Ma il film cosa dice? Forse nulla?
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