Burton (2), Marshall, Jackson, Silberling, Park, Spielberg, Von Trier.
Poi ci sono la Kidman (The interpreter), Haneke (Cachè), Million dollar baby di Eastwood che meriterebbe il primo post, se non il "posto zero" perchè è cinema purissimo, desno, morale, carico di vita e del potere della verità: messa in scena al servizio di attori che diventano subito personaggi in cerca di una via di fuga. Poi c'è Life acquatic di Wes Anderson. E poi c'è la Nora Ephron di Bewitched.
L'horror è un genere che richiede immaginario,richiede la fortuna di trovare una storia forte, coesa da far esplodere all'interno della caverana umana,femminile.
Per Jackson questo rappresentava il film della vita. Tre ore sono tante, forse troppe ma Naomi Watts e Kong sanno rendere il tempo una collocazione visiva "LIMITE".
Se l'avesse firmato Tim Burton tutti avrebbero gridato al capolavoro. Un film coltissimo e commovente. Le scenografie sono immense, la Streep è perfetta.
Park Chan-Wook sarà anche un pò troppo morboso pei i gusti occidentali ma la sua messa in scena non ha eguali. Il sangue è tanto ma è tutto giustificato.
Con Bryce Dallas Howard, Isaach De Bankolé, Willem Dafoe, Danny Glover, Lauren Bacall
Cinema semplicistico. Nell'America delle opportunità fallite Bryce Howard ce la mette tutta, von Treir inganna sempre. E' giusto: il teorema è diadattico, solo per aficionados.
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