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IL MIO REGISTA PREFERITO
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IL MIO REGISTA PREFERITO

E’ SENZA OMBRA DI DUBBIO KRZYSZTOF KIESLOWSKI, anche se lo considero praticamente alla pari nelle mie preferenze con INGMAR BERGMAN. E dal momento che ho già sprecato un fiume di parole su di lui in precedenza, mi facilito il compito mandando in onda un robusto concentrato di due mie passate playlist più sette commenti flash in english nuovi di zecca dei suoi migliori film, con l’augurio di una buona lettura..................................... Assimilare le tematiche kieslowskiane equivale ad essere testimoni di un affresco epocale di vaste proporzioni che trae le sue coordinate direttamente dall’interno della complessa struttura della psiche umana, controllandone i meccanismi di reazione e svelandone impietosamente i relativi malfunzionamenti in maniera strettamente impersonale. L’intera architettura del Decalogo presa sia nella sua globalità che singolarmente è sicuramente da annoverare tra le più alte vette dell’ingegno artistico dell’uomo e la conclusione che traspare dalla sua lettura non fa che ribadire la pochezza dell’individuo di fronte ai misteri dell’universo ed all’imprevedibilità del caso. Ma non è certo intenzione dell’autore di ergersi a moralista: la sua aria di distacco davanti alle brutture di un mondo allo sbando sta a testimoniare l’assoluta incapacità di applicazione di un qualsiasi giudizio critico. In una serie di casi sintomatici come quelli del suo capolavoro assoluto Kieslowski si concede la facoltà di rendere muta testimonianza di quanto si svolge davanti ai suoi occhi ma non quella di interferire a suo piacimento per modificare o condizionare lo svolgimento della narrazione. Nel Decalogo 5, ad esempio, il regista non tenta in alcun modo di introdurre circostanze attenuanti a favore del condannato con mielosi tocchi da melodramma alla maniera degli stereotipi hollywoodiani del tipo “Non voglio morire”. Non scivola sulla buccia di banana di zuccherosi patetismi per conquistare al protagonista la simpatia del pubblico, limitandosi per tutto l’arco del film a renderci una cronaca il più precisa possibile della sua efferatezza, per nulla interessato alle motivazioni psicologiche che portano l’individuo a gesti estremi. In altre parole per lui un delitto è pur sempre un delitto e per una sorta di “par condicio” pone sullo stesso piano giudice e condannato, dando vita ad uno sconvolgente capitolo scandito in tutto il suo percorso da segni e simboli che gettano una luce sinistra su una società malata che continua a contagiare irrimediabilmente i suoi figli. A Kieslowski interessa inoltre soffermarsi sul gioco degli sguardi muti dei suoi personaggi che chiedono, implorano, invocano, sollecitando risposte sospese tra cielo e terra. Sguardi intristiti che a volte spiano da dietro la finestra il faticoso cammino di muti passi sul selciato, vani palpiti di anime che non si rassegnano all’attesa, protese in fremiti d’esistenzialità tendenti ad esorcizzare l'"horror vacui" che incombe tutt’intorno. E nascono pian piano avvisaglie, premonizioni, segnali, gesti, sensazioni, connessioni logiche, concatenamenti di azioni che a volte fungono da preludio a tragedie mai rappresentate in diretta e spiazzano l’essere umano colto alla sprovvista, privato delle sue fugaci certezze esistenziali e della sua fuorviante dialettica transcodificata, tradito a volte da un freddo apparecchio assolutamente incapace di calcolare il giusto valore dell’anima. L’indagine approfondita sulle facoltà di comunicazione fra gli esseri umani, che si guarda bene dall’intervenire sui risvolti etici di tali comportamenti, pone costantemente in evidenza la capacità del caso di interferire nella vita della gente, tramite una serie di corsi e ricorsi che conducono a singolari interdipendenze tra avvenimenti separati tra di loro da un cospicuo numero di anni. Sebbene posto in una posizione di scetticismo rispetto al problema religioso, l’autore riesce a conferire ai suoi personaggi pur tra mille travagli esistenziali, quel tocco decisionale che porta in direzione di scelte non disfattiste con la serenità di chi può guardare ancora alla vita con un pizzico di fiducia, fornendo inoltre dettagli, metafore, indizi di fondamentale importanza ai fini dell’economia delle storie, che tendono a creare un ritmo ben preciso nel loro logico concatenamento e saggiano il grado di attenzione dello spettatore. La cura maniacale dei particolari si avverte nell’intensità emotiva dei dialoghi, nell’analisi attenta ai valori dell’individuo, nella presa di distanza dalla materia rappresentata, nell’applicazione costante del principio di casualità e nella disseminazione di metafore (ad esempio sequenze di simultanei voli di piccioni da terra che ci richiamano apertamente ad un concetto di libertà spesso vagheggiato nelle sue opere), oltre che, come al solito, nello piazzamento dello spettatore (inserimento di elementi che entreranno in gioco soltanto in un secondo tempo)........ Attimi di vita dalla consistenza di tragedia, espressi con la rassegnazione di chi non ha più nulla da chiedere al destino all’infuori di una quotidiana sopravvivenza ridotta a semplici sprazzi di memoria. Stile scarno, essenziale come sempre, teso al cuore della vicenda. Storie senza bagliori apparenti, punteggiate da sussulti di lacerante ordinarietà, costellate di personaggi dipinti in tutta la loro aureolare dimensione di antieroi e trascinate fino al suo sorprendente epilogo con circospezione ed apparente indolenza. Cronache kieslowskiane riservate purtroppo a pochi eletti. Da ammirare e gustare principalmente con gli occhi dell’anima.

Playlist film

Decalogo 4

  • Drammatico
  • Polonia, Germania
  • durata 55'

Titolo originale Dekalog, cztery

Regia di Krzysztof Kieslowski

Con Adrianna Biedrzynska, Janusz Gajos, Artur Barcis, Aleksander Bardini, Adam Hanuszkiewicz

Decalogo 4

A real Pandora's box spreading ill-smelling effluvia all over the troubled world of two human beings caught in a perverse trap and bound to come to painful compromises.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Decalogo 5

  • Drammatico
  • Polonia, Germania
  • durata 59'

Titolo originale Dekalog, piec

Regia di Krzysztof Kieslowski

Con Miroslaw Baka, Krzysztof Globisz, Jan Tesarz, Artur Barcis, Krystyna Janda

Decalogo 5

A struggle for life ruthlessly vivisected all of the time. Characters plunged into scenes of affliction and distress, in an urban landscape full of greenish tones and seen in its own reflections through the windshield of a taxi.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Decalogo 5

  • Drammatico
  • Polonia, Germania
  • durata 59'

Titolo originale Dekalog, piec

Regia di Krzysztof Kieslowski

Con Miroslaw Baka, Krzysztof Globisz, Jan Tesarz, Artur Barcis, Krystyna Janda

Decalogo 5

Tomek's room is a world apart from where he looks around epistemologically in search of some flows of reality analyzed under his anomalous point of view, purified of all normal human contacts, always focused on his "bright" object of desire.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

La doppia vita di Veronica

  • Drammatico
  • Polonia, Francia
  • durata 98'

Titolo originale La double vie de Véronique

Regia di Krzysztof Kieslowski

Con Irène Jacob, Halina Gryglaszewska, Kalina Jedrusik, Aleksander Bardini, Philippe Volter

La doppia vita di Veronica

In streaming su Raro Video Amazon Channel

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Hands leaned against the bark of the trees to penetrate the arcane vibrations of the nature and to trace the broken thread that join us to a parallel existence swept away forever, whose fleeting trace can be seen on a creased sheet of sensitive paper.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Film blu

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 99'

Titolo originale Trois couleurs. Bleu

Regia di Krzysztof Kieslowski

Con Juliette Binoche, Benoît Régent, Hélène Vincent

Film blu

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A blurred image of a car driving along a country road first, hardly perceived by the young passer-by. And after a few seconds the CRASH, awful, appalling, ineluctable. The half-conscious eye becomes prematurely aware of the death announcement.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Film bianco

  • Drammatico
  • Polonia, Francia
  • durata 91'

Titolo originale Trois couleurs - Blanc

Regia di Krzysztof Kieslowski

Con Zbigniew Zamachowski, Julie Delpy, Janusz Gajos, Jerzy Stuhr

Film bianco

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WHITE is Dominique's final orgasm, a real scream of liberation from the yoke of her spiteful stubbornness, the false revenge of a woman unaware of her impending calamity, completely unacquainted with a bitter game of make-believe.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Film rosso

  • Drammatico
  • Francia, Polonia, Svizzera
  • durata 99'

Titolo originale Trois couleurs - Rouge

Regia di Krzysztof Kieslowski

Con Irène Jacob, Jean-Louis Trintignant, Jean-Pierre Lorit, Frédérique Feder

Film rosso

In streaming su Raro Video Amazon Channel

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Are we allowed to interfere with our fellowmen's everyday's life? Is it possible to intrude upon their intimacy, to penetrate the inwardness of their thoughts violating the privacy of their own home without being blamed?

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No
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