leggo una play dove si dice che in questo sito pare tabù parlare di quello accade nel mondo, che siamo un'oasi felice... sfoglio le play e arrivo naturalmente a ZOMBI di rototom. basta leggersi quella play e caro playlister avrai la tua risposta. si potrà dire di tutto e tutto il suo contrario sui frequentatori di questo sito, tranne che siano estranei a ciò che accade nel mondo reale. nei film di romero c'è tutto quello che una persona di politico può cercare... dalle mie parti si dice A GHé BUCA 'SA VOET, LETTERALMENTE, "C'è QUELLO CHE LA TUA BOCCA PUò VOLERE". basta sapere cosa si vuol dire e poi metterlo giù scritto. tendenzialmente non mi piacciono le persone, anche se la compagnia mi fa star bene. sono un pò burbero, volendo si può utilizzare la parola "stronzo" per chi crede... e tendenzialmente le persone mi piacciono sempre meno, mi ci vuole sempre più tempo per farmi piacere gli altri, anche se poi non sono uno che allontana gli altri, anzi! ho lavorato molto e molto sto lavorando per essere il più imparziale possibile, e quindi cerco di non dare giudizi tagliati con l'accetta. stanno piacendomi le sfumature. non è mai solo colpa di una persona sola. chi non si schifa di fronte a quello che accade in giro per il mondo non è vivo. provare emozioni di rabbia per gli attentati è normale, è giusto. provare rabbia per la morte di centinaia o migliaia di persone e per l'attacco al centro di roccaforti come new york o londra, io ho provato anche un senso di disorientamento... ora possono arrivare anche lì?... è una novità, non ci eravamo abituati. come dice rototom vedere un bus sventrato ad israele è diverso che vederlo scoperchiato a londra. un brandello di ragioniere inglese è diverso da un brandello di ragioniere israeliano o palestinese. il mondo è ancora diviso in civile e terzo mondo. e finchè il terzo mondo verrà considerato l'hard-discount del mondo civilizzato, ci sarà sempre differenza tra i brandelli di carne di una casalinga inglese e terzomondista. ma allora romero è più attuale che mai. e perchè sta dove sta, emarginato nei suoi film forzatamente indipendenti?... è facile da capire. il mercato in mano a sempre meno mani, e non è demagogia alla michael moore, richiede e il mercato da. telecamere come nei shopping centre o shopping mall che individuano i furti e le zone presso le quali le persone si fermano di più o si fermano di meno. non mi serve ma visto che ci sono, lo compro. quando vado in un centro commerciale mi stanco di più che dopo due ore di palestra. si deambula, avanti e indietro e poi magari un pochino avanti e un pò più indietro, perchè c'è l'offerta sconto. da una telecamerina potremmo benissimo sembrare i living dead che vogliono a tutti i costi rientrare nel mall in uno dei capolavori romeriani. se c'è una domanda è naturale che l'offerta ci pioverà addosso come una di quelle grandinate che da un pò di anni flagellano lo stivalone, manco fossimo in una zona rurale degli states. ad una festa multi-etnica a collecchio tra l'altro ben organizzata c'era un opuscoletto che mostrava le multinazionali, i prodotti che possiede e commercia e lo carognate che perpetra. volere è potere. viene in mente allora quella meraviglia di film che è UN INCENDIO VISTO DA LONTANO... alcuni occidentali, osservano da lontano, da studiosi, da turtisti o antropologi, l'incendio che sta distruggendo il villaggio africano.