Quando il più vicino ipermercato è a sessantamila chilometri di distanza non conviene comprare i surgelati. Si scongelerebbero nel tragitto. Come rimediare allora..? Ecco qualche suggerimento:
Regia di Ruggero Deodato
Con Francesca Ciardi, Luca Barbareschi, Robert Kermann, Lucia Costantini
Pellicola di culto. Ottimamente girata ma eticamente esecrabile a causa delle reiterate e gratuite torture inflitte a numerosi animali durante le riprese. Sacrosanta denuncia penale per Ruggiero Deodato.
Titolo originale Make Them Die Slowly
Regia di Umberto Lenzi
Con John Morghen, Lorraine De Selle, Brian Redford, Zora Kerova, Robert Kerman
Lenzi vola decisamente più basso. All'esposizione di budella preferisce la (a dire il vero stucchevole) descrizione pseudo-documentaristica dei rituali aborigeni. Nè carne nè pesce.
Regia di Ruggero Deodato
Con Massimo Foschi, Ivan Rassimov, Me Me Lay, Sheik Razk Shikur
Dialoghi zero, noia parecchia, sangue il minimo sindacale.. Deodato fa le prove generali per 'cannibal holocaust'. Il risultato è di raro squallore. Con un Massimo Foschi improbabile simil-tarzan.
Titolo originale Bad Taste
Regia di Peter Jackson
Con Peter Jackson, Mike Minett, Pete O'Herne, Terry Potter, Craig Smith
Non propriamente un cannibal-movie, ma gli improbabili alieni creati da Peter Jackson non erano esattamente vegetariani, ecco.
Regia di Joe D'Amato (Aristide Massaccesi)
Con George Eastman (Luigi Montefiori), Vanessa Steiger (Serena Grandi)
A dispetto del fuorviante titolo, in questa imbarazzante pellicola firmata Joe D'Amato di cannibalismo non v'è traccia. Di killer-anfibi si. Siete avvertiti.
Regia di Umberto Lenzi
Con Ivan Rassimov, Janet Agren, Paola Senatore, Robert Kerman, Me Me Lai, Fiamma Maglione
Ennesima variazione sul tema. Ancora Lenzi, ancora noia e comicità involontaria. Meglio stare a dieta.
Regia di Gualtiero Jacopetti, Franco Prosperi, Paolo Cavara
In questo, come negli altri mondo-movie firmati Jacopetti, il tema del cannibalismo è affrontato in chiave pretestuosa e finto-documentaristica. Jacopetti sta al cinema come 'eva tremila' all'editoria.
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