Il mercante di Venezia
- Drammatico
- USA
- durata 124'
Titolo originale The Merchant of Venice
Regia di Michael Radford
Con Al Pacino, Joseph Fiennes, Jeremy Irons, Lynn Collins, Charlie Cox
Oggi avevo un appuntamento galante. Con Al Pacino. Non è un commento da gentiluomini, me ne rendo conto, ma l'appuntamento è andato bene.. me lo sono "fatto", come direste voi, o miei orribili coetanei. E' stato piacevole per entrambi, peccato solo per quel joseph fiennes che ha spiato per tutto il tempo dal buco della serratura. Accade. Nel recarmi all'appuntamento, proprio mentre ero serenamente assorto a leggere le fantasiose ricostruzioni d'incidenti stradali partorite dalla fervida mente di J.G.Ballard, succede che l'autobus sul quale viaggiavo venga fermato.. una ragazza, con voce tremante, chiede all'autista di chiamare aiuto. Sull'asfalto giace il corpo riverso di un ragazzo, con accanto uno scooter sfasciato. Intravedo appena questa scena e subito volgo lo sguardo.. ritorno alla pagina 113 (il numero d'emergenza che l'autista aveva appena consigliato alla ragazza.. casualità..), ritorno alle atrocità inventate, alla fantasia che per un attimo era uscita dalla pagina e aveva fatto violenta irruzione nella realtà. Senza preavviso, e senza ispirazione alcuna, tristemente. Accanto a me diversi passeggeri si affollano, in una frazione di secondo, accanto ai finestrini. Sono eccitati dalla visione dell'incidente esattamente come i personaggi del libro che mi ostino a continuare a leggere. Sono morbosamente attratti da quella triste posa, dallo spettacolo dell'altrui dolore. Alcuni commentano, sussurrano tra loro, volgarmente, ipotesi circa la presunta dinamica dell'incidente. Meno di cinque minuti dopo una passeggera giovane e dall'accento meridionale inizia a parlare ad alta voce al cellulare. L'oggetto della conversazione era, incredibilmente, il risarcimento che non so quale parente avrebbe dovuto ottenere per riparare l'automobile, completamente distrutta in un banale incidente. Il suo problema era il denaro, e ci si accalorava. Il problema (o la gioia) degli altri passeggeri era il dover trarre gusto dall'osservazione, dal vivo, della morte (o d'una sua immaginata prospettazione). Non distoglievano lo sguardo, non rimanevano scioccati, non si adoperavano per dare un aiuto, nulla di tutto questo. Guardavano. Indicavano. Commentavano. Io cercavo emozioni nel mio Ballard, loro nell'atroce agonia di un ragazzo riverso a terra. Ero davvero fiero di non essere come loro, di aver distolto lo sguardo, di aver provato, se non dolore, una profonda inquietudine. Ma per l'umanità di oggi la morte e le disgrazie altrui sono null'altro che dei reality show senza censure. Da gustarsi in compagnia. Peccato per loro che non avessero del pop-corn. Alle medie avevo un compagno di banco strafottente e sbruffone. Non scorderò mai quella mattina in cui lo vidi entrare in classe sconvolto.. un ragazzino di 12 anni che aveva appena assistito ad un suicidio in metropolitana. Uscirono dalla sua bocca parole d'una tale, dolente, sensibilità che neanche il cameratesco clima di presa in giro e di virilità ostentata che regna tra i ragazzini delle scuole medie riuscì a dissacrare. Ma in un'epoca di ignoranza crassa e compiaciuta, di voyeurismo violento e morboso e, soprattutto, di assenza totale di affettività nei confronti del prossimo quanto di sè stessi, non stupisce che un banale, tragico, cruento incidente in motorino possa diventare uno spettacolo appetibile per una massa di infelici in cerca di sensazioni "forti". Leggono 'starbene', ascoltano i 'blue' e vedono i film di Soderbergh.. mi chiedo in quale altro modo potranno mai provare delle emozioni.
Titolo originale The Merchant of Venice
Regia di Michael Radford
Con Al Pacino, Joseph Fiennes, Jeremy Irons, Lynn Collins, Charlie Cox
Titolo originale Bus Stop
Regia di Joshua Logan
Con Marilyn Monroe, Don Murray, Betty Field, Arthur O'Connell, Eileen Heckart, Robert Bray
Titolo originale Crash
Regia di David Cronenberg
Con James Spader, Holly Hunter, Elias Koteas, Rosanna Arquette
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