Non è facile, sebbene eccitante, costruire una playlist sul personaggio più longevo della storia del cinema. Perché se è sopravvissuto, è senz'altro merito di chi lo ha sempre curato, protetto nella Tradizione e lanciato nell'Attualità. Se dunque Bond è... James Bond(!), lo è perché lo è stato in tutti i film, che più o meno belli, piacenti o meno piacenti, hanno parlato di lui, come l'uomo che sa davvero essere padrone della Storia. Il segreto del suo successo è probabilmente legato al gustoso pastiche di generi che si individua, nonché alla facile comprensione delle categorie morali cui si è abituati, con fare quasi manicheo: da un lato il bene, dall'altro il male. E con i sottili desideri che la stessa morale occidentale ci proibisce, come uccidere quando è il caso o avere sempre una donna ( pure quando è il caso... ). Desideri che egli soltanto, il grande Bond, può benissimo realizzare, e regalarti, se per due ore ti senti lui; o dare l'illusione a lei di poter essere quella donna che può fermarlo. E il gioco è fatto. Sette titoli scelti da chi, di Bond, è super esperto; ma più che altro fan scatenato!
In fondo è il film di Bond sulla Guerra Fredda per antonomasia, sia per soggetto, che per ambientazione e periodo storico. Con Sean Connery in stato di grazia e l'Orient Express che fa trattenere il fiato, per tuto ciò che vi accade dentro...
Per molti, giustamente, è lo 007 per eccellenza, dove tutto è strutturato alla perfezione, al punto da essere considerato il modello idealtipico da seguire per costruire un bond di successo. Dal prologo ai titoli di coda tutto funziona, come un orologio..
Per molti era il peggior bond!...Forse per l'attore, George Lazenby, che tale di professione non era, ma che se la cava benissimo ( volevano in fondo un altro Sean Connery ). Eppure l'intimità e il romanticismo che vi si respirano...
Il più bello dei bond di Roger Moore. Anche qui vi è tutto, compresa una buona ironia che contraddisguerà l'attore inglese, un po' dolce come Brett Sinclair, un po' marpione, come Simon Templar. Soggetto e sceneggiatura da antologia.
Se in Al servizio segreto di sua maestà James Bond chiude in Tragedia, qui invece apre. Dopo il prologo matrimoniale, che nell'altro è epilogo, l'uccisione della moglie del suo miglior amico manda Bond su tutte le furie...come l'ira d'Achille!
E' il più bello degli 007, spartiacque tra la Guerra Fredda e il Terrorismo. Con un soggetto ottimo, completo, una sceneggiatura di ferro, arricchita di citazioni bondiane e non, il tutto diretto da una regia dal geometrismo esemplare.
...E' come se si ricominciasse da capo...James Bond conquista la sua licenza di uccidere, combatte i veri nuovi nemici, i trafficanti di denaro, e prova a innamorarsi...ma impara che si rimane soli quando si cerca GIUSTIZIA!
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