L'evento più drammatico della giornata è che mi si è macchiata la camicia. Una macchia di fragola. Può capitare che in una giornata non accada di peggio. Le elezioni sono alle spalle e mai imparerò a disilludermi del fatto che in Italia, dopo tutto, non cambia niente. Sarebbe fin troppo semplicistico tirare in ballo la solita vecchia frase del Gattopardo. In Italia la politica è di merda. Ma questo non pertiene alla giornata di oggi. E' un dato relativo all'eternità. Le macchie di fragola rischiano di essere indelebili, soprattutto se non si interviene subito. Questo riguarda la giornata di oggi, è vero, ma la sua persistenza sulla stoffa è legata ad un'idea di durata che non fa dell'attimo il suo solo punto di applicazione. E allora hanno bocciato mio cugino. L'ho saputo ieri sera all'una di notte. Dunque era già oggi (vedo che con i tempi non mi accordo). Può essere un evento drammatico. Il fatto, invece, che stasera una telefonata non è andata per il verso giusto, questo, no, non riguarda oggi, non riguarda ieri, non riguarda domani. Non è un dato. Questa telefonata non è mai esistita. E' un fantasma della mente. Forse eri più fragile di me e non sei mai riuscita a dirmelo come volevi. Io stasera ero troppo stanco per giocare con i pronomi personali. La prima persona nella mia vita non è stata mai plurale o, se mai lo è stata, è da intendersi come una devianza dalla norma, una dissociazione psichica. Ma alterarmi era il minimo che mi poteva capitare stasera, per quanto io cerchi sempre di controllare le mie reazioni al cospetto di altre persone. Amici non lo saremo mai e questo, forse, lo sappiamo entrambi. Dopo tutto non so essere cinico o cattivo, non ho mai saputo esserlo, ma stasera bisognava mandare la vita a fare in culo, senza nemmeno il bisogno di sentirsi, come al solito, in credito con essa. Stanotte non starò male come alcune notti fa, dopo quelle 3 ore in cui avevo creduto di perderti, di perdermi. Se ora ti ho perduto definitivamente è perché abbiamo perso entrambi, ognuno con le sue prime persone singolari, e non mi resta che accettare la mia sorte. "La cosa più segretamente temuta accade sempre" scriveva Pavese poco prima di chiudere il suo diario.
Regia di Michelangelo Antonioni
Con Lucia Bosé, Massimo Girotti, Gino Rossi, Marika Rowsky
"Anche la disperazione impone dei doveri / e l'infelicità può essere preziosa"
Regia di Michelangelo Antonioni
Con Lucia Bosé, Massimo Girotti, Gino Rossi, Marika Rowsky
un amore in prestito
Regia di Michelangelo Antonioni
Con Lucia Bosé, Massimo Girotti, Gino Rossi, Marika Rowsky
nessunamore: occorre ammazzare il ricordo per sopravvivere.
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