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Paris, Texas

Regia di Wim Wenders vedi scheda film

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La recensione su Paris, Texas

di bradipo68
8 stelle

Questo è il classico film di Wenders fatto per dividere perche'qui si trovano presenti in egual misura i suoi pregi e i suoi difetti.Sotto il punto di vista formale è assolutamente splendido.Un America cosi'sconsolatamente vuota e desolata probabilmente un americano non l'aveva mai filmata,ci voleva un europeo per tirar fuori poesia da queste strade sempre dritte che si perdono all'orizzonte,da questi bar polverosi ,da queste case edificate,si fa per dire ,nel bel mezzo del nulla fatto deserto.Probabilmente l'occhio di Wenders è abbacinato da tanto sole e tante distese desertiche a perdita d'occhio e per questo il suo sguardo su questa fetta d'America è piu'limpido e appassionato.I personaggi che poi cominciamo a conoscere forse non colpiscono di primo acchitto,ma ti entrano sottopelle per le loro problematiche.All'inizio vediamo Travis sperduto nel deserto,come se fosse ubriaco,che non biascica neanche l'ombra di una parola,poi il fratello che con pazienza francescana cerca di riabituarlo perlomeno a presenze umane.E di seguito ancora il figlio di Travis,un bel ragazzino biondo che non ha mai avuto un padre e quando se lo ritrova di fronte è come curioso ma diffidente.E poi le strade percorse per miglia e miglia alla ricerca della madre passando per citta'desolate,svuotate di ogni poesia,apparentemente tutte uguali cosi'come sono tutte uguali le vie che le attraversano.Tutto questo girovagare apparentemente senza senso serve perlomeno a recuperare un rapporto con un figlio mai conosciuto veramente.La madre viene ritrovata in un peep show e l'avvicinamento è assai faticoso ma alla fine Travis riesce nell'intento di ricongiungere madre e figlio e poi partire per altri lidi.I temi di Wenders sono presenti in abbondanza:c'è il viaggio sia fisico che quello introspettivo alla ricerca di se stessi e c'è l'affannosa ricerca di un rapporto stabile di un legame duraturo,come puo'essere quello che lega laa madre a un figlio che praticamente ha abbandonato in fasce.Pero'nella poesia dei luoghi gia'si comiciano a vedere le prime crepe di autocompiacimento,Wenders sa quanto è bravo dietro la macchina da presa ed è colto dal bisogno di farlo notare a tutti i costi.E incominciano le prime avvisaglie di involuzione pure in certi passaggi un po'troppo dilatati che rischiano di stordire lo spettatore.Qui ad esempio l'avvicinamento di Travis con la madre di suo figlio è veramente un po'troppo lungo e faticoso e si rischia piu'di una volta di perdere il filo del discorso e dopo oltre due ore di visione impegnativa un attimo di distrazione ci puo'pure stare.....

Su Harry Dean Stanton

bravissimo

Su Nastassja Kinski

alla fine la sua parte è la meno convincente...

Su Dean Stockwell

ottimo

Su Hunter Carson

bravo senza strafare....

Su Wim Wenders

veramente bravo a filmare luoghi e a creare personaggi convincenti...ma si comiciano a vedere le prime avvisaglie di involuzione

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