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Linea mortale

Regia di Joel Schumacher vedi scheda film

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La recensione su Linea mortale

di passo8mmridotto
8 stelle

Prima di andare a vedere questo film, nel 1991, ho letto le critiche che lo avevano accolto alla sua uscita sui nostri principali quotidiani. La maggior parte propendeva per giudizi lusinghieri ma prudenti, il film veniva eticchettato a seconda del recensore come appartenente alle categorie horror, fantascienza, drammatico. Niente di tutto questo, conclusi che il film non poteva essere annoverato in nessuna di quelle categorie, non si poteva relegare  un esperimento scientifico "serio" come quello tra i tanti film pseudoscientifici che in quegli anni stavano inflazionando il mercato.

Probabilmente, il regista Joel Schumacher risentiva ancora del ricordo del suo horror "The lost Boys" (1987), girato dopo il successo raggiunto con "St. Elmo's Fire" (1985). Il percorso artistico di Schumacher era stato sino ad allora a salto di quaglia: era arrivato al cinema dalla moda, possedeva un negozio di lusso, faceva lo stilista e il costumista, debuttando come tale nel film "Il dormiglione".

Affascinato dalla macchina da presa, esordì, con un telefilm nel 1974, "The Virginia Hill Story", mentre il suo primo film fu "The incredible Shrinking Woman" (1981).

"Flatliners" (Linea mortale) costituisce per Schumacher il consolidamento della sua difficile carriera, grazie al fortunato connubio con l'art director Eugenio Zanetti e lo sceneggiatore Peter Filardi. Il film, inoltre, deve molto al direttore della fotografia Jan De Bont,

che ha compiuto di suo una piccola opera d'arte.

La trama vede quattro giovani studenti di medicina coinvolti da un loro collega, Nelson (Kiefer Sutherland) in un pericoloso esperimento scientifico che potrebbe dare loro fama in tutto il mondo: andare a scoprire che cosa c'è oltre la morte. Si tratta di fermare il cuore e arrivare all'encefalogramma piatto, per consentire di varcare la soglia dell'aldilà. Nelson si sottopone per primo all'esperimento, ma i risultati non sono quelli sperati, i giovani scienziati non scopriranno il segreto dell'eternità ma soltanto i loro personali sensi di colpa, che, materializzandosi nella realtà, diventeranno una vera. e propria persecuzione, rendendo la loro esistenza in un incubo insopportabile.

Forse è il momento di riparlare e rivedere questo film, perchè in questi giorni è stata annunciata la data di uscita, in America, del suo remake. Si sa inoltre che tra gli interpreti ci sarà ancora Kiefer Sutherland, questa volta nelle vesti di un medico esperto, che nella prima versione è stato impersonato da Angela Paton. Il film dovrebbe uscire nelle sale americane nell'agosto del 2017.

Personalmente, ho trovato molte cose vicino alla realtà, tra le immagini del film. Nel 2003 ho avuto un arresto cardiaco per l'errore di un medico che ha sbagliato una manovra durante un esame di routine. Nei momenti in cui il cuore non batteva più e il cervello andava verso il collasso, ho percorso un lungo tunnel a velocità supersonica e sono approdato in un luogo che posso definire il paradiso, per quanta luce e serenità sprigionava. Poi sono tornato alla vita, tramite le scosse violente di un defibrillatore.

Non posso dire altro, forse lo stato di morte è durato troppo poco. Peccato.

Grandi attori affiancano Sutherland in questa avventura: Julia Roberts (Rachel), Kevin Bacon (David Labraccio), William Baldwin (Joe), Oliver Platt (Steckle).

Sconsigliato ai deboli di cuore !

 

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