Regia di William Dear vedi scheda film
Fantasy ispirato ad una nota leggenda nordamericana, questo film può risultare tutto sommato azzeccato, se lo si rapporta al fatto che i destinatari principali sono i bambini. Quello che colpisce è infatti la presenza di questo grande "Bigfoot", di sicuro non altre trovate, nè particolari avanguardie cinematografiche. E del resto è proprio su questa figura che la pellicola trova la propria ragion d'essere. Quello che mi è piaciuto è fondamentalmente il messaggio "animalista" che viene trasmesso fin dalle prime battute e che trova il suo principale portatore in George Nathan Henderson (John Lithgow), che, dopo un primo breve momento di odio verso questo strano animale, fa di tutto per persuadere la gente a pensarla in un modo più umano riguardo al "Bigfoot". La massima espressione di questo concetto, cioè di una concreta parificazione tra l'uomo e il "Bigfoot", sta probabilmente nell'affibbiazione a quest'ultimo di un nome - Harry - che palesemente non è un nome da animale, qualunque esso sia... Per il resto c'è poco, sia a livello tecnico, sia a livello recitativo. Talvolta viene fatta dell'ironia eccessivamente forzata...
In fin dei conti non è pensata male, ed i tempi sono complessivamente ben distribuiti. L'unica nota negativa che ho notato è stata talvolta un'eccessiva fretta nel concludere le singole parti o le singole scene in sè stesse (ad esempio la sera in cui George ritrova Harry). Per il resto funziona...
Discreta: non mi è per nulla dispiaciuta...
Alzerei di netto il livello medio del cast, eliminerei le ironie forzate e darei più tempo ad alcune scene...
Non male, di grande esperienza e, seppur in un ruolo un po' bizzarro (quello del prof. Wrightwood), sempre credibile. E' un attore che mi è sempre piaciuto, in quelle poche volte che l'ho visto...
Non mi è piaciuta affatto: sempre imbambolata, poco convincente e con una espressione da vera rimbambita. Inoltre, a mio parere, viene ulteriormente peggiorata da una doppiatrice che non ha fatto proprio un ottimo lavoro (cioè Isabella Pasanisi, che pure è una delle migliori e più famose doppiatrici italiane)...
L'unico che si salva insieme ad Ameche. Interpretazione indovinata, credibile, dal buono stampo umano. Una figura che riesce facilmente anche ad essere simpatica. Insomma, non ci si può certo lamentare del modo in cui Lithgow ha interpretato George Henderson. Sugli altri attori stendiamo invece un velo pietoso...
Regia che si mantiene nella normalità, con una scenografia ed una fotografia non eccezionali, ma funzionanti. Non sono invece male le scene girate nei boschi, anche se mi hanno trasmesso un che di fittizio che non riesco a spiegare. Una delle principali pecche è il livello degli interpreti, i quali, salvo Lithgow, sono tutti molto sconosciuti. Ed infatti il livello di recitazione non è proprio nei migliori. Direi che, tolti Lithgow e Ameche, siano tutti attori che è meglio perdere... Un altro problema è, a mio avviso, la reiterata banalità di molte situazioni (come quella del frigorifero caduto per terra e mezzo svuotato: non posso credere che la vicina Irene creda alla storiella raccontata dagli Henderson per giustificare quella situazione), nonchè una frequente ironia forzata e mal costruita. Ma in fin dei conti è un film che va bene, se consideriamo che è fatto principalmente per i bambini...
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