Regia di Rob Cohen vedi scheda film
Adoro Bruce Lee, il personaggio, l'attore e soprattutto l'artista marziale.
Fin da piccolo rimanevo incollato allo schermo a vedere quei calci rotanti, pugni e capriole e crescendo o cercato di informarmi sempre più nel dettaglio sui trascorsi della sua vita, la sua filosofia e il mistero che aleggia sulla sua prematura scomparsa.
Dragon racconta molte cose che tutti conoscono e altre un po più sconosciute, romanzate in maniera da funzionare bene in un film biografico ma anche di azione; questo grazie al contributo di Linda Lee Cadwell, la moglie di Bruce che ha scritto un romanzo sulla sua vita e su quella del marito, da cui è stata tratta la pellicola.
Il film potrebbe non sembrare nulla di eccezionale, scene d'amore, ricostruzioni storiche del periodo e combattimenti, ma se si guarda bene, se si osserva oltre si può notare che dietro c'è un lavoro fantastico, attori bravissimi, cominciando dal protagonista (Jason Scott Lee) e una storia emozionante.
La vita di Bruce Lee è sempre stata un eccesso, l'attore cinese naturalizzato americano probabilmente più famoso di sempre, colui che ha fatto conoscere al mondo le arti marziali e la cultura orientale più di chiunque altro, l'uomo che ha elevato il cinema cinese a qualche cosa di più che un semplice spettacolo da baraccone; una persona che ha sempre voluto vivere al massimo e che forse anche per questo ha sempre incontrato tantissimi ostacoli e un'ingiusta fine.
Dragon è il ritratto più intimo e veritiero di colui che ha aperto le porte ad un nuovo tipo di mentalità e modo di approcciare, dentro e fuori l'azienda cinematografica.
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