Regia di Carlo Lizzani vedi scheda film
Davvero un gran bel film, piuttosto sottovalutato, direi...La regia di Lizzani è asciutta, misurata, composta; riesce a combinare azione e riflessione, cinema bellico e impegno civile, pathos e ironia, passioni amorose e digressioni idilliche. Non dico come in Ford o Hawks, ma penso davvero che un'opera come Achtung Banditi sia degna quanto meno di Walsh, Wellman, Curtiz, quei bravi artigiani hollywoodiani capaci di imprimere ritmo e profondità a materie narrative complesse...E come se non bastasse, Lizzani riesce a tenersi ben lontano dalla retorica e dagli schematismi, aiutato da un copione a 16 mani (o giù di lì!) che bilancia in maniera sapiente tragedia storica e drammi privati, conflitto partigiani/nazi-fascisti e questione operaia (con l'imprenditore solidale a costituire una figura in linea più col pensiero democristiano che con quello comunista), arricchendo la vicenda di una serie di azzeccate figure di contorno, anche femminili, nonchè di riferimenti al ruolo degli alpini, ai sospetti di collaborazionismo, al costume dell'epoca...insomma, esce fuori un affresco capace di rendere la complessità di una situazione cruciale per la Storia del nostro Paese...un film sorretto da un'amore sincero per la nostra patria e per tutti i valori che rendevano uniti il nostro popolo, quando c'era un nemico comune da respingere...resta nella memoria quel finale sospeso, evocatore di un'idea poco rassicurante di una Resistenza Continua, necessariamente interminabile...
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